
di Dario Crippa
Si aggirava spesso nel parco, adocchiava le ragazze e si abbassava i pantaloni davanti a loro, o addirittura sbucava completamente nudo d dietroi cespugli. Il 27 giugno scorso, si era spinto più in là, e aveva aggredito una ragazza che faceva footing, le aveva strappato le mutandine ma solo la sua pronta reazione e le urla erano riuscite a metterlo in fuga. I poliziuotti, da tempo sulle sue tacce, lo hanno alla fine arrestato l’altra sera pe tentata violenza sessuale. Si tratta di un pizzaiolo di 44 anni residente in Brianza, originario dello Sri Lanka. Sposato, padre di famiglia. Nella serata di martedì gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Monza lo hanno tratto in arresto in esecuzione del provvedimento della misura cautelare emesso dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Monza.
L’indagine era iniziata quando una donna, 32 anni, la mattina di martedì 27 giugno, durante una passeggiata nel parco, era stata aggredita da un uomo che, dopo averla afferrata con forza al collo, l’aveva scaraventava a terra, strappandole gli slip, e tentando di violentarla.
La vittima aveva reagito con grida e calci attirando l’attenzione di alcuni passanti che avevano subito chiamato il numero di emergenza, mentre l’aggressore era fuggito a piedi, facendo perdere le proprie tracce.
Sul posto, oltre alla Squadra Volante, era intervenuta la Squadra Mobile che immediatamente aveva dato inizio all’attivita’ di indagine, predisponendo servizi mirati nel parco, analizzando precedenti delitti a sfondo sessuale avvenuti in Brianza e acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza anche delle zone limitrofe. La giovane era stata portata al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza e dimessa con una prognosi di 15 giorni a causa delle lesioni riportate nel corso della violenza sessuale. In collaborazione col Gabinetto di Polizia Scientifica di Milano era stato tracciato intanto l’identikit dell’uomo, comparandolo con le immagini riprese dagli impianti di video sorveglianza.
La scrupolosa visualizzazione delle immagini, messa a confronto coi servizi effettuati nel parco di Monza, che per i giorni successivi alla violenza è sempre stato pattugliato da personale in borghese, ha permesso di individuare un uomo di origini dello Sri Lanka corrispondente alla meticolosa descrizione della ragazza la quale, benché scioccata dall’accaduto, era riuscita a fornire indicazioni molto utili. La persona è stata identificata con un uomo denunciato dalla polizia nel 2006 e nel 2020 per atti osceni in luogo pubblico sempre all’interno del parco. E la vittima ha riconosciuto subito la foto del suo aggressore. Sulla base delle risultanze investigative, e su richiesta della Procura di Monza, il GIP del Tribunale di Monza ha pertanto emesso il provvedimento della custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato. Provvedimento che è stato eseguito dal personale della Squadra Mobile nella serata del 12 luglio, rinchiudendo l’uomo nella casa circondariale di via Sanquirico.