
Luisa Bosisio Fazzi, a destra, premiata dal presidente Maroni nel 2017
Villasanta (Monza Brianza), 29 giugno 2019 - Una comunità incredula e sconvolta: Villasanta piange la tragica morte di Nicola Fazzi. La notizia dell’incidente avvenuto ieri è giunta rapidamente in paese e i villasantesi si sono immediatamente stretti attorno alla famiglia. Nicola, 31 anni, con una grave disabilità, ieri era in gita con i compagni del Centro diurno disabili di Macherio: caduto nel Naviglio all’altezza di Robecco purtroppo non ce l’ha fatta. Il suo corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco dopo quattro ore di ricerche, a chilometri di distanza, ancora legato con le cinture di sicurezza alla sua bicicletta speciale finita in acqua.
Una famiglia molto in vista a Villasanta quella dei genitori di Nicola: papà Giulio, imprenditore, con un’azienda di software a San Fiorano; mamma Luisella Bosisio aveva preso a cuore la battaglia per i diritti delle persone con disabilità, tanto che nel 2017 aveva ricevuto il Premio Rosa Camuna assegnatole dalla Regione Lombardia per il suo impegno nella promozione di progetti socio-sanitari ed educativi dedicati ai ragazzi diversamente abili e alle loro famiglie. Importante il suo lavoro come presidente di Fonos (Fondazione Orizzonti Sereni) e come consigliere all’interno di Ledha (Lega per i diritti per le persone con disabilità); aveva partecipato anche alla stesura della Convezione Onu sui diritti delle persone diversamente abili.
Nicola era l’ultimo dei quattro figli: aveva meno di un anno quando, dopo sei settimane di coma postanossico, aveva riportato gravi disabilità fisiche e cognitive. "Nicola era una persona speciale – ricorda commosso Franco Radaelli, amico di famiglia e presidente dell’associazione La Speranza –. Il papà lo portava spesso fuori sulla sua bicicletta speciale sulla quale, purtroppo, ha perso la vita". Malgrado la grave disabilità le persone riuscivano a comunicare con il giovane. "Indimenticabile il suo sorriso – aggiunge –. Riusciva a comunicare anche senza parlare". Nicola era un utente del Centro diurno disabili di Macherio. "Il papà lo accompagnava spesso in giro per il paese – conclude Radaelli –. L’ultima volta l’ho visto alla festa dell’oratorio di San Fiorano dove era amato da tutti". Sconvolto il sindaco Luca Ornago. "L’avevo visto alcune settimane fa nella piazza del Comune – racconta –. L’ultimo ricordo felice mentre mangiava il gelato. C’è tanta commozione e cordoglio da parte della comunità".