
Ambrogio Moioli, in arte “Ambro“, è un artista ben radicato sul territorio: è stato vincitore di premi importanti sia a livello nazionale sia internazionale
Una trentina di opere che ripercorrono una vita dedicata all’arte. Un viaggio nella poetica di uno degli scultori lissonesi più noti a livello nazionale e internazionale, tra creazioni cariche di simbolismi e memorie, intessute di un filo rosso continuo di coerenza, ma anche capaci di muoversi verso continue sperimentazioni. È quanto proporrà la mostra dal titolo “Ambro - Dalla grafica alla scultura“, che verrà inaugurata oggi alle 11 negli spazi dell’ex Osservatorio Colore di via della Pinacoteca a Lissone, accanto alla stazione ferroviaria e al Museo d’Arte Contemporanea. Si tratta di un’esposizione antologica dedicata ad Ambrogio Moioli, in arte Ambro, artista radicato sul territorio, vincitore di premi importanti e che può vantare personali in tutta Italia ma anche a Berlino, a Bruges e in altre città estere.
L’iniziativa vuol essere un atto d’amore verso uno dei maggiori scultori lissonesi, un percorso dentro trent’anni di carriera. Curata dal critico d’arte Luigi Cavadini, già direttore del MAC, la mostra è promossa dall’AmacLi, l’associazione Amici del Museo di Arte Contemporanea di Lissone, in collaborazione con Comune e Provincia. "È un autentico atto di riconoscimento e affetto verso un artista che è parte integrante della nostra storia e del tessuto culturale cittadino - racconta la presidente dell’AmacLi, Daniela Ronchi -. Ambrogio Moioli è un figlio di Lissone, dove vive, lavora e continua a plasmare la sua ricerca artistica, in un dialogo ininterrotto con le proprie radici". "Attraverso forme e materiali - spiega Ronchi - si ripercorre nell’esposizione l’evoluzione di un percorso creativo segnato da coerenza e profondità, ma anche da un costante rinnovamento tematico e stilistico. Le opere di Ambro rivelano una visione capace di trascendere il quotidiano, trasformandolo in simbolo e memoria".
Formatosi come grafico pubblicitario, Moioli si è nutrito di scultura frequentando la Libera Accademia d’Arte della Famiglia Artistica Lissonese, sotto la guida di Ermes Meloni, e poi nei contatti con Warner, Max Marra e Brunivo Buttarelli, oltre che nei corsi di scultura del marmo dei Maestri carraresi. Nel corso del tempo ha sperimentato tecniche e materiali differenti, da quelli della tradizione come marmo, bronzo, gesso, cera e ferro, ad altri quali resine e plexiglas. Nel 2011 ha preso parte alla 54esima Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi. La mostra resterà aperta fino a domenica 25, visitabile dal venerdì alla domenica dalle 15 alle 19, nel weekend anche la mattina dalle 10 alle 13, con ingresso libero. L’iniziativa è dedicata al fratello di Ambro, Piero Moioli, prematuramente scomparso, conosciuto in città per il suo impegno politico-amministrativo come assessore negli anni Duemila.