ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Via il campo nomadi dei camper. Strisce, divieti di sosta e multe: così Desio ha sfrattato il degrado

Nella zona di via Oslavia da mesi ne sostavano una quindicina con risse e situazioni di disagio. Dopo le lamentele dei residenti e l’intervento del Comune, il gruppo ha lasciato l’area.

Via il campo nomadi dei camper. Strisce, divieti di sosta e multe: così Desio ha sfrattato il degrado

Nella zona di via Oslavia da mesi ne sostavano una quindicina con risse e situazioni di disagio. Dopo le lamentele dei residenti e l’intervento del Comune, il gruppo ha lasciato l’area.

Nuove strisce per delimitare al meglio i parcheggi per le auto. In modo da poter sanzionare i camper. E invitarli, a suon di multe se necessario, a trovare altri posti. Ecco come è stato smobilitato, almeno in gran parte, il campo nomadi “fantasma“ che si era creato e cresceva ormai da mesi nel pieno di un quartiere residenziale. Il Comune – attraverso i suoi tecnici e gli agenti della polizia locale – è intervenuto, dopo che i residenti che vivono nella zona di via Oslavia hanno per l’ennesima volta segnalato il proliferare di camper popolati da famiglie nomadi nel grande piazzale destinato a parcheggio al servizio delle palazzine e villette nei dintorni. "Chiedevamo un intervento da più di sei mesi - racconta un professionista che abita in zona -, dopo che è uscito l’articolo sul Giorno si sono mobilitati. Hanno messo i cartelli di divieto di sosta temporanei e hanno fatto tutte le strisce bianche. Ci era stato detto che era l’unico modo per poter sanzionare i proprietari dei camper e finalmente adesso ci siamo: possiamo recuperare i posti auto e, soprattutto, un po’ di serenità".

Quasi tutti i circa 15 camper si sono allontanati, in realtà non di molto, sparpagliandosi in altri due o tre parcheggi distanti poche centinaia di metri. Per i residenti in zona, almeno per il momento, niente più disturbo notturno, con urla e risse. Una schiera di bombole di gas. Sporcizia e degrado ovunque. Una serie di disagi, pericoli e timori che andavano crescendo di settimana in settimana. Tutto in regola, però, secondo le forze dell’ordine che erano uscite già alcune volte per monitorare la situazione, semplicemente perché i “residenti“ non sbarcavano tutte le loro attrezzature giù dai camper. O, se lo hanno fatto, solo per brevissimi momenti, in modo da non dare nell’occhio ed essere sorpresi sul fatto in un accampamento abusivo. "Ultimamente c’era stata anche una rissa, con tanto di inseguimento notturno", racconta un desiano che abita in zona. La vicenda ha iniziato a far discutere anche nelle piazze virtuali della città, dove qualcuno lamenta che "anche il piazzale delle scuole Pertini sta diventando un campo nomadi". Effettivamente, i camperisti sembrano molto attaccati al territorio desiano e si sono suddivisi, a gruppetti, in vari altri piazzali.