STEFANIA TOTARO
Cronaca

Urbanistica e favori. Il processo “liberato“

Presunta corruzione: alla sbarra l’ex sindaco Mazza e un immobiliarista. Sbloccata l’impasse su intercettazioni telefoniche e perizia della Procura.

Urbanistica e favori. Il processo “liberato“

Al processo sulla presunta corruzione dell’inchiesta Seregnopoli bis via libera dei giudici alle intercettazioni telefoniche e stop alla perizia urbanistica conferita dalla Procura monzese. È stata vinta a metà la battaglia della difesa degli imputati, l’ex sindaco Edoardo Mazza e l’immobiliarista Giorgio Vendraminetto, secondo cui il materiale su cui si è basata l’inchiesta era inutilizzabile in quanto acquisito oltre il termine delle indagini preliminari. Imputato, invece, di falso un argentino, Miguael David Vazquez, coinvolto nell’inchiesta per presunti riconoscimenti della cittadinanza italiana a sudamericani con un iter viziato, che ha però già visto assolvere dall’accusa di abuso d’ufficio l’allora dirigente dello stato civile del Comune di Seregno Marco Radice.

Ora il dibattimento può entrare nel vivo, dopo che ad ottobre verrà conferito l’incarico per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche. Nel mirino il centro poliambulatoriale di via Colzani e il Piano Par1 relativo a via Formenti. Per l’allora gip del Tribunale di Monza che nel 2020 ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, senza però accogliere le misure di carcere o arresti domiciliari che erano state chieste dai pm Salvatore Bellomo (nella foto) e Michela Versini, le indagini avevano "evidenziato come effettivamente nel corso degli anni 2011-2015 Mazza, insieme al defunto dirigente dell’ufficio tecnico comunale Calogero Grisafi morto suicida nel 2015, abbia compiuto un reiterato mercimonio del bene pubblico, asservendosi completamente agli interessi di Vendraminetto".

Gravi indizi di colpevolezza, quindi, ma niente esigenze cautelari perché mancava "il pericolo concreto e attuale di reiterazione dei reati per via dalla sua fuoriuscita dalla vita amministrativa e dall’attività politica dal 2017" e per "la deterrenza derivante dall’attuale pendenza in primo grado del giudizio relativo alle vicende asseritamente corruttive per cui sono state adottate le misure cautelari nel 2017". Per questa vicenda è invece fissata a dicembre la prossima udienza del processo. La Procura ha chiesto la condanna a 7 anni e 4 mesi di reclusione per Lugarà, imputato principalmente di corruzione per avere procurato voti nelle elezioni del 2015 al sindaco forzista Edoardo Mazza in cambio dell’interessamento della sua Giunta al suo progetto edilizio. Cinque anni è invece la richiesta per Mazza.