
Una città che si è riappropriata della sua storia e di una importanza che non finirà mai nei libri, pur...
Una città che si è riappropriata della sua storia e di una importanza che non finirà mai nei libri, pur essendo di tutto rispetto. La città, ormai dal 1989, propone il Palio degli Zoccoli. Un evento folkloristico che coinvolge tutti i quartieri. Anzi, a dire il vero le undici contrade, oltre a tutti i cittadini che accorrono in piazza per assistere al corteo storico. Lo spunto è offerto dalla rievocazione della battaglia di Desio, avvenuta il 21 gennaio 1277. Una data che dice poco ai più e che tuttavia ha segnato un momento di svolta nella storia di tutto il milanese e, a ben vedere, di gran parte della Lombardia. Si tratta di quella battaglia in cui i Visconti erano riusciti a prevalere sui Torriani e a dare inizio alla loro secolare signoria. Proprio grazie alla vittoria nel 1277, riconoscendo il contributo dei desiani, avevano concesso agli abitanti di indossare gli zoccoli fino al quel tempo vietati perché spaventavano gli animali e disturbavano la caccia dei nobili. Proprio questo particolare storico è stato colto dal comitato organizzatore che ogni anno, all’inizio di giugno, propone il Palio degli Zoccoli.
Impegnati circa 600 figuranti nel corteo, che viene chiuso dalla maestosa figura di Ottone Visconti a cavallo che controlla Napo Torriani chiuso in gabbia e incatenato. Momento clou del palio, naturalmente, al di là del corteo in abiti storici, è la corsa. Si tratta di una staffetta attorno alla basilica dei Santi Siro e Materno e al suo sagrato. Un percorso di circa 500 metri, con due atleti per ogni contrada che, passandosi il testimone, percorrono entrambi lo stesso tragitto indossando gli zoccoli.
G.G.