Una passeggiata manzoniana sulle orme di Lucia e Gertrude

Nella città della "sventurata" monaca nasce un itinerario in dieci tappe dedicato ai “Promessi Sposi“

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di Cristina Bertolini

Un itinerario manzoniano che renda visibile ai visitatori l’inscindibile legame tra il padre dei “Promessi Sposi“ e Monza.

È il progetto dell’associazione Mnemosyne, direttore artistico e presidente Ettore Radice, per ricordare quest’anno i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni; vedrà la luce tra maggio e giugno. "Seppure dai documenti storici non si ha conferma della sua presenza fisica in città – osserva Radice – probabilmente visitò Monza più volte. Manzoni, nella stesura dei Promessi Sposi, non può essersi immaginato, descrivendo in modo così accurato i ruderi del castello visconteo, o il monastero di Santa Margherita, dove fosse reclusa Marianna De Leyva, Gertrude, la Monaca di Monza, senza aver visto tutto ciò di persona. La descrizione della fortezza, già in rovina nel ‘600 e demolita poi nel periodo napoleonico (1807), è inserita all’inizio del IX capitolo, quando Lucia e Agnese entrano a Monza, passando per Porta Nuova (attuale Largo Mazzini), accanto ai ruderi del castello Visconteo. Anche il monastero viene successivamente raccontato nello stesso capitolo ed in quello successivo". Verranno collocate targhe vicino a 10 fra edifici e luoghi che hanno una relazione con un capitolo del romanzo, per le persone a cui sono dedicate, per le iconografie manzoniane evidenti o per essere collegati a personaggi citati nel romanzo e per le suggestioni che tali luoghi evocano. In ogni targa verrà inserita un’illustrazione delle prime edizioni del romanzo, una frase di alcune righe e il numero del capitolo da cui è tratta.

La presenza delle targhe in prossimità dei luoghi scelti (che attraverso il Qr code di ciascuna di esse collega il video con la lettura scenica, il testo, il riassunto del capitolo), vuole e deve essere discreta, non invasiva, rispettosa del luogo, offrendo un contributo valorizzante, divulgativo, attraente e anche semantico, aggiuntivo al contesto dei tesori artistici della città, per arricchire quello che raccontano e mostrano. "Questo rende l’iniziativa un atto di devozione permanente di Monza ad Alessandro Manzoni, per promuovere la conoscenza della sua opera, perché continui a permeare non solo la vita culturale, ma anche la vita quotidiana di chi ci vive e di chi la visita", continua Radice. In un opuscolo, illustrativo del percorso manzoniano, verranno inserite la cartina della città con evidenziati i luoghi dove saranno ubicate le targhe (collocate su muri e cancellate), le fotografie dei luoghi e delle illustrazioni dei “Promessi Sposi“ e un breve testo che racconta il luogo ed il suo collegamento con il romanzo.