
Non c’è più la palazzina di inizio ‘900 lungo via Cavallotti all’angolo con via Arnaldo da Brescia: al posto dell’ex Colmar sorgeranno un nuovo condominio e spazi commerciali. Si tratta di un permesso di costruire convenzionato approvato dal Comune a febbraio del 2022 che ha portato, alcune settimane fa, a demolire il vecchio capannone produttivo lungo via Arnaldo da Brescia su cui sono già state realizzate le fondamenta del futuro palazzo residenziale di 4 piani, mentre l’intervento che riguarda gli edifici storici su via Cavallotti è cominciato domenica sollevando subito una polemica con comitati “stop cemento“ e gruppi ambientalisti. Perché, nonostante le norme del testo unico sull’edilizia prevedano per gli edifici storico testimoniali anche la possibilità di ristrutturazione attraverso la demolizione e ricostruzione, vedere radere al suolo edifici di oltre un secolo fa è "un’altra testimonianza storica dei siti produttivi di Monza che se ne va per fare spazio all’ennesima palazzina residenziale – commenta Giorgio Majoli, portavoce di Legambiente di Monza –. Si preferisce demolire tutto con una logica anni ’70". L’intervento in corso tra via Cavallotti e via Arnaldo Da Brescia prevede, secondo la convenzione stipulata con la precedente giunta, la costruzione di un palazzo residenziale, la ristrutturazione della parte storico testimoniale e quindi opere pubbliche, oneri e una fila di parcheggi su via Arnaldo da Brescia da cedere al Comune. "La legge prevede la demolizione e ricostruzione degli edifici di tipo storico-testimoniale che non sono beni culturali – spiega l’assessore all’Edilizia Marco Lamperti –: gli edifici lungo via Cavallotti verranno ricostruiti in modo fedele all’originale ma con tecniche di costruzione moderne per efficienza energetica e consumi".
Martino Agostoni