Una lezione tra Lissone e la Baviera

Il liceo Parini di Lissone si apre alla Germania con un gemellaggio che porta studenti italiani e tedeschi a vivere esperienze culturali e linguistiche reciproche, arricchendo il percorso formativo internazionale della scuola.

Una lezione tra Lissone e la Baviera

Una lezione tra Lissone e la Baviera

Prima hanno accolto i ragazzi tedeschi, facendo frequentare ai coetanei di Germania le lezioni in città e accompagnandoli a scoprire Monza, la Corona Ferrea e la Milano di Sant’Ambrogio. Poi, sono partiti loro alla volta della Baviera, dove hanno vissuto per giorni nelle famiglie dei giovani tedeschi, mettendo alla prova la conoscenza della lingua nella vita di tutti i giorni e a scuola, visitando Monaco e Norimberga e partecipando a una festa in stile bavarese. Il Parini diventa sempre più internazionale: il liceo linguistico di Lissone-Seregno protagonista di un nuovo gemellaggio estero, questa volta con la Germania. Ai consueti rapporti con la Francia se ne è aggiunto uno con la terra di Goethe. "Siamo stati contattati – racconta Anna Claudia Mariani, docente del Parini e referente dell’iniziativa –, tramite la piattaforma del Goethe Institut di Milano, da un insegnante di italiano, latino e religione del liceo Willibald di Eichstätt, nel cuore della Baviera. Il progetto ha preso subito forma".

Così un paio di mesi fa un gruppo di studenti tedeschi è stato ospite del liceo lissonese: i ragazzi sono stati accolti nelle famiglie degli alunni e hanno sperimentato la didattica italiana, frequentando il Parini in classe con i coetanei. Hanno potuto poi visitare Monza e la Milano romana del vescovo Ambrogio, "seguendo quel filo rosso che storicamente collega l’Italia alla Germania". Poi è toccato a un gruppo del Parini partire alla volta della Baviera. Ci sono state visite a Monaco e Norimberga, "mentre durante la festa di commiato, in stile bavarese – ricordano –, si è sottolineato come i contatti tra i due Paesi contribuiscano alla costruzione di una nuova generazione di giovani europei".

Fabio Luongo