Un taglio ai binari e 6 milioni di euro "Così il Frecciarancio può ripartire"

Dopo la chiusura i pendolari chiedono il ripristino parziale della linea da Varedo alla Comasina "Sarebbe un ottimo paracadute contro i ritardi dei lavori, per evitare il rischio di restare 7 anni a piedi"

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di Gabriele Bassani

Sul futuro del Frecciarancio i comitati dei pendolari rilanciano: ci sono le condizioni tecniche per garantire il servizio almeno da Varedo a Comasina fino all’inizio del maxicantiere, per evitare il rischio di 7 anni senza tram.

Mauro Anzani, Michele Reggiani e Jacopo Stocco del comitato Utenti trasporto pubblico e il gruppo Salviamo il tram della Comasina parlano di un vero e proprio "muro di gomma" alzato da Atm contro le loro proposte di piano alternativo per consentire il ripristino almeno parziale del servizio su rotaia che unisce una fetta di Brianza alla rete dei trasporti urbani di Milano. "Nello studio (presentato da Atm, ndr) sono previsti 9 mesi di tempo per il ripristino della linea, ma i lavori veri e propri durano 4 mesi. Il resto sono progettazioni", scrivono i comitati. "Tenuto conto che i lavori sarebbero effettuati in house da Atm, che è una azienda partecipata al 100% del Comune di Milano (non ci sarebbe quindi una gara d’appalto), ci chiediamo se sia proprio necessario produrre un progetto definitivo. Si risparmierebbero 3 mesi che non sono pochi". Quanto agli effetti di un eventuale ripristino parziale del servizio sul maxi cantiere della metrotranvia, si spiega: "La nuova linea entrerebbe in esercizio a settembre 2029 con un ritardo di 19 mesi rispetto all’avvio del maxi cantiere senza ripristino parziale, perché si comincerebbe la riqualificazione dal lotto 2 (Varedo-Limbiate). Questo ritardo però sarebbe compensato dal mantenimento dell’esercizio tranviario da Milano a Varedo per 2 anni e 9 mesi (33 mesi), con la possibilità di avere altri mesi di apertura della linea in caso di ritardi nella gara o nei lavori del secondo lotto (Varedo-Limbiate). Infatti la vita utile della linea ripristinata è stimata in 36 mesi, che potrebbero diventare qualcuno in più. Pur aprendo la nuova linea dopo ci sarebbe un minor periodo di assenza del tram, cioè 53 mesi anziché i 67 dell’altro scenario, che nel frattempo sono già diventati 69. Il ripristino della tranvia è un paracadute contro i probabili ritardi della nuova opera".

Il ripristino parziale e temporaneo della linea del vecchio tram, avrebbe un costo stimato di 6 milioni di euro e il Comune di Milano aveva già messo le mani avanti paventando il rischio di contestazione per danno erariale, visto che si tratterebbe di lavori che verrebbero poi di fatto resi vani dal nuovo maxi cantiere. "Ma si dovrebbe anche tenere conto di altri parametri come la riduzione del periodo del servizio con autobus, con un servizio migliore e più celere per l’utenza e la riduzione di smopg e traffico".