
Lorenzo Sardelli, ricercatore di bioingegneria, ha vinto il premio GiovedìScienza
Con la sua ricerca su tessuti e strutture biologiche, finalizzata a progettare materiali avanzati che ne imitino il comportamento, in particolare per trattare infezioni e malattie legate all’invecchiamento degli organi immunitari, ha battuto la concorrenza di altri 85 ricercatori. Il prestigioso premio nazionale GiovedìScienza quest’anno è un po’ brianzolo: a vincerlo è stato infatti Lorenzo Sardelli, originario di Sovico. A lui è andato il primo premio, del valore di 5mila euro, nella competizione scientifica rivolta ai ricercatori under 35 di tutti gli enti di ricerca italiani, organizzata dall’associazione torinese CentroScienza. Sardelli è stato incoronato per la ricerca intitolata “La scuola per supereroi del timo umano“. Ingegnere e ricercatore nel campo della bioingegneria, Lorenzo è cresciuto a Sovico e ha studiato a Milano, dove ha conseguito, al Politecnico, il dottorato in bioingegneria. Seguendo il sogno che aveva fin da bambino di diventare scienziato, ha svolto un periodo di ricerca post-dottorato all’università di Torino, ateneo in cui oggi fa il ricercatore: qui si occupa dello sviluppo di biomateriali avanzati ispirati ai tessuti umani, utili nel trattamento di infezioni, invecchiamento e alla ingegnerizzazione del sistema immunitario. "Ispirandosi alla natura come massima espressione di bioingegneria - spiegano gli organizzatori del premio GiovedìScienza -, nel suo lavoro di ricerca Lorenzo studia le proprietà meccaniche e funzionali di tessuti e strutture biologiche, per progettare materiali avanzati che ne imitino il comportamento in modo preciso e controllabile in laboratorio".
"Attraverso l’ingegneria chimica e strutturale di biomateriali - raccontano -, sviluppa soluzioni innovative per affrontare sfide cruciali nella medicina rigenerativa, nel rilascio mirato di farmaci e nella creazione di modelli tissutali artificiali. Il suo lavoro si concentra in particolare sul trattamento di infezioni e malattie legate all’invecchiamento degli organi immunitari, con un focus sul timo e sulle cellule che ne caratterizzano la funzione". Il premio GiovedìScienza, arrivato alla sua 14esima edizione, è stato assegnato durante una cerimonia all’Accademia delle Scienze di Torino: ogni anno dà visibilità e sostegno al lavoro dei giovani ricercatori, che con le loro attività contribuiscono all’innovazione e allo sviluppo scientifico. A giudicare i 10 finalisti una giuria tecnica composta da professionisti della comunicazione scientifica e una giuria popolare formata dagli studenti di 5 classi di altrettante scuole superiori provenienti da tutta Italia.
Fabio Luongo