Un lago in cortile e quel cancello. Tutti i problemi di via Pisacane

Il cortile delle case popolari di via Pisacane 4 a Monza è allagato e accessibile a estranei a causa di una cancellata rotta. Il consigliere Zonca ha sollevato la questione al Consiglio comunale, chiedendo interventi urgenti per risolvere la situazione critica.

Il cortile è sempre accessibile a chiunque perché la cancellata esterna è rotta, e quando piove diventa un lago. Oramai la situazione alle case popolari comunali di via Pisacane 4 si è fatta seria.

A farlo presente all’ultimo Consiglio comunale lunedì scorso ci ha pensato il consigliere del Pd Pietro Zonca, con un’interrogazione per chiedere un intervento sollecito. "Da una richiesta avanzata da alcuni residenti e da sopralluogo effettuato presso le abitazioni ho potuto constatare la situazione di difficoltà in cui si trovano gli abitanti dopo le piogge - esordisce -. L’ampio cortile dopo le precipitazioni diventa un piccolo lago, a causa del fatto che con il tempo il terreno che lo costituisce si è talmente consolidato che prima che l’acqua venga assorbita passano giorni". "Inoltre - prosegue - il cancello del passo carraio è sempre aperto sia di giorno che di notte, facendo in modo che spesso si introducano all’interno del caseggiato persone non residenti che creano disagio tra gli abitanti". Quindi l’appello: "Occorre intraprendere in tempi ragionevoli iniziative per verificare la possibilità di riqualificare il cortile e trovare idonea sistemazione del cancello". Le difficoltà sono oggettive: l’ampio cortile fa anche da parcheggio per moto e bici, e in caso di allagamento si rischiano dann ai veicoli e si deve quasi nuotare tra le pozzanghere. "È un po’ di tempo ormai che va avanti questa situazione - commenta una residente -. Anche a livello di appartamenti non tutti vanno bene, alcuni sarebbero da sistemare".

Le case comunali di via Pisacane 4 contano in tutto 120 alloggi distribuiti in due imponenti edifici speculari. Sono di antica edificazione: addirittura del periodo compreso tra il 1920 e il 1925, destinati originariamente, e per lungo tempo, alle famiglie degli operai delle tantissime fabbriche e attività che intessevano il territorio delle periferie fino a una trentina d’anni fa. Nel corso della loro centenaria storia hanno subito numerosi interventi di ristrutturazione, l’ultimo dei quali tra il 2019 e il 2021 (per 1,5 milioni di investimento) che ha permesso il rifacimento impiantistico dei singoli appartamenti, sia elettrico che termico, con l’installazione di una nuova centrale termica, e altri lavori come la realizzazione di un nuovo sistema di esalazioni fumi.

A.S.