REDAZIONE MONZA BRIANZA

Un esposto per fermare la pista ciclabile

La pista ciclabile di via Parini è arrivata fino alla scrivania del prefetto di Monza e Brianza, al quale si sono rivolti ben 155 residenti, che hanno firmato un esposto con richiesta di intervento per porre soluzione a una situazione giudicata molto pericolosa.

La vicenda ha inizio nel mese di ottobre del 2020, quando l’Amministrazione comunale avvia il cantiere per realizzare la pista ciclabile con il finanziamento speciale di 350.000 euro ottenuto da Regione Lombardia per la ripresa post Covid. Lavori che, come scrivono i firmatari dell’esposto al prefetto, "vengono intrapresi senza aver in alcun modo dato notizia alla cittadinanza, né con un incontro pubblico e nemmeno un avviso".

Su segnalazione dei residenti, ci si rende conto che l’opera in fase di realizzazione non è conforme alle nuove normative che regolano le piste ciclabili e il cantiere viene inizialmente fermato per apportare modifiche, come confermato dallo stesso sindaco Pier Mario Galli. Nel frattempo però è già stato istituito il senso unico per creare spazio nella carreggiata su cui disegnare una pista ciclabile a doppio senso di marcia con una segnaletica orizzontale che però ha creato molta confusione e situazioni di pericolo come ribadisce Gianfranco Tessarin, che è il portavoce dei 155 firmatari dell’esposto. "Siamo molto preoccupati del possibile verificarsi di incidenti nel prossimo futuro, che potrebbero causare danni rilevanti alle cose e alle persone coinvolte" scrivono i residenti, aggiungendo che "tutti gli appelli, le lamentele e i suggerimenti che noi cittadini e anche alcuni consiglieri comunali hanno presentato agli assessori competenti e al sindaco sono caduti nel vuoto". Quelli di via Parini hanno intenzione di andare fino in fondo e d’altra parte sono gli stessi che 6 anni fa, per contestare lo spostamento del mercato, si autotassarono per fare ricorso al Tar, costringendo l’Amministrazione comunale alla retromarcia. Ma per il sindaco Pier Mario Galli "ogni cambiamento porta in sé qualche incertezza, qualche resistenza, occorre bilanciare le esigenze dei singoli con quelle generali. L’intento è quello di rendere Barlassina sempre più vivibile e sostenibile e favorire sempre più anche pedoni e ciclisti e i singoli interventi sono collocati entro un piano complessivo progettato da professionisti. Con un po’ di pazienza e di adattamento da parte di tutti, certamente con il tempo ci abitueremo anche a questa modifica".

Gabriele Bassani