
L’inchiesta più particolare che si trova ancora sul tavolo della Procura della Repubblica di Monza nel 2022 è quella del deragliamento del treno a Carnate. Il procuratore Claudio Gittardi e il pm Michele Trianni attendono, dopo alcune proroghe richieste e concesse, gli esiti di una perizia disposta per fare luce sulla vicenda del treno regionale di Trenord, ripartito da solo il 19 agosto 2020 dalla stazione di Paderno-Robbiate mentre il macchinista e il capotreno erano a fare una pausa al bar e fatto deragliare dopo una corsa di 10 chilometri su un binario morto della stazione del Vimercatese. La consulenza dovrà ricostruire la dinamica della vicenda e dare una risposta a tante domande, tra cui se sia possibile che il sistema frenante sia stato azionato ma non sia entrato in funzione e se sia stata una inusuale pendenza della linea ferroviaria a fare muovere la locomotrice ferma insieme ai vagoni. Oltre al macchinista e al capotreno in servizio la mattina del deragliamento, altre 13 informazioni di garanzia ad altrettanti dirigenti e tecnici di Trenord, tra cui l’ad Marco Piuri, sono state inviate dalla Procura monzese con l’ipotesi di accusa di disastro ferroviario come atto dovuto per procedere con gli accertamenti.
Un’altra inchiesta che dovrebbe andare verso la richiesta di rinvio a giudizio è quella delle presunte lesioni dolose ai pazienti a cui sono state innestate delle protesi all’anca o al ginocchio nonostante l’intervento chirurgico fosse superfluo. Indagati gli ex chirurghi del Policlinico di Monza Marco Valadè e Fabio Bestetti, che hanno patteggiato le pene di 2 anni e 8 mesi e 3 anni e 4 mesi per le accuse di associazione per delinquere e corruzione. Sull’accusa di lesioni dolose, invece, entrambi i chirurghi respingono questa tesi, assicurando di avere sempre agito "per il bene dei pazienti".
Un’inchiesta che ha suscitato scalpore, dopo la condanna di due maestre di scuola materna di Cesano Maderno accusate di maltrattamenti nei confronti di alcuni piccoli alunni, è quella di un’altra insegnante di scuola dell’infanzia di Sovico accusata di avere insultato e colpito a calci e pugni 17 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Undici famiglie, che rappresentano 13 piccoli, vogliono costituirsi parti civili nei confronti della maestra di 59 anni, già interdetta per un anno dall’esercizio della professione da un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla Procura e firmata dal Tribunale.
Ha colpito nuovamente la città di Seregno l’ennesima indagine sul presunto malaffare che vede al centro la presidente di Aeb, Loredana Bracchitta, indagata per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione nell’ambito dell’inchiesta che riguarda l’operazione di integrazione con la società energetica lombarda A2a. La delibera che approvava l’iter è stata impugnata al Tar contestando l’assenza di una gara pubblica per individuare il partner della società pubblica. Il Consiglio di Stato ha bocciato l’operazione. Tra gli indagati anche il sindaco di Seregno, Alberto Rossi, un assessore e il segretario comunale.
Stefania Totaro