Tumori rari, diventa rimborsabile il farmaco sperimentato all’ospedale San Gerardo

L’Aifa ha dato il via libera alla rimborsabilità del Crizotinib. L’ematologo: "Risultati clamorosi"

Carlo Gambacorti Passerini

Carlo Gambacorti Passerini

Via libera al farmaco sperimentato al San Gerardo – primo ospedale al mondo e unico in Italia – per curare pazienti affetti da un raro tumore, il linfoma anaplastico ALK positivo. L’Agenzia italiana del farmaco ha inserito il Crizotinib in una speciale lista che ne prevede la rimborsabilità a carico del Servizio sanitario nazionale, riconoscendone l’efficacia e la sicurezza grazie anche ai dati raccolti dall’Ematologia del San Gerardo. Si tratta di una forma molto aggressiva di linfoma che colpisce bambini e giovani adulti e ogni anno si registrano circa 300 casi in Italia. Anche se sensibile alla chemioterapia, la recidiva si presenta in oltre il 50% dei casi, con prognosi molto grave. Questa patologia si può curare con un farmaco specifico, sperimentato già nel 2010 al San Gerardo. "I risultati furono clamorosi - sottolinea Carlo Gambacorti Passerini, direttore dell’Ematologia del San Gerardo e professore di Ematologia dell’Università Bicocca -: in oltre il 90% dei pazienti il tumore è regredito, anche dopo sole due settimane di terapia, ma soprattutto circa 23 dei pazienti trattati con questo singolo farmaco non hanno più avuto una recidiva e alcuni lo ricevono ormai da oltre 12 anni". Il San Gerardo ha continuato a trattare questi pazienti (circa 150 all’anno in Italia), utilizzando il farmaco fornito come se si trattasse di un prolungamento della sperimentazione, non essendo ancora registrato come tra quelli forniti dal Servizio sanitario nazionale. Oggi, invece, il Crizotinib è diventato rimborsabile. "Di fatto - dice - permette che questa terapia diventi praticabile in ogni ospedale".