VERONICA TODARO
Cronaca

La truffa, due anziani senza un tetto acquistano casa ma è un portico

Muggiò. la vicenda di Carla e Luciano denunciata in tv dalle Iene, altre quattro famiglie nei guai con lo stesso costruttore. Il sindaco: faremo di tutto per aiutarli

Il sindaco di Muggiò Michele Messina: “Mi metto nei loro panni e capisco l’angoscia. Io ci sono per aiutarli per quanto di competenza del Comune”

Il sindaco di Muggiò Michele Messina: “Mi metto nei loro panni e capisco l’angoscia. Io ci sono per aiutarli per quanto di competenza del Comune”

Muggiò (Monza e Brianza), 16 febbraio 2025 – Carla e Luciano non sono gli unici a vivere momento di angoscia in vista della perdita del proprio appartamento. È stata la trasmissione televisiva Le Iene a portare alla luce la storia di questi due anziani residenti alla Taccona di Muggiò che avrebbero versato 105mila euro per un appartamento di più di cento metri quadrati, appartamento che dovrà essere abbattuto perché al catasto risulta invece essere un porticato con ripostiglio annesso e per di più abusivo.

Ma ci sono altre famiglie, sempre alla Taccona, che a causa dello stesso costruttore, una società con sede legale a Lissone, dovranno temporaneamente lasciare le proprie case. Si tratta di quattro famiglie che una decina di anni fa hanno comprato altrettanti appartamenti, in realtà dei sottotetti, che non sono mai stati collaudati e che di conseguenza non hanno mai ottenuto l’agibilità.

A seguito di una denuncia la vicenda è uscita alla scoperto, così che il Comune ha messo mano a tutte le verifiche e nel 2023 ha fatto partire una serie di ordinanze di demolizione nei confronti del condominio per delle parti comuni abusive e delle ordinanze di sgombero per le famiglie che in quei sottotetti non avrebbero potuto viverci. O per lo meno, se il costruttore avesse richiesto l’agibilità entro i tre anni dal termine della costruzione dell’edificio, i sottotetti avrebbero potuto godere di una sanatoria. Così non è stato. È infatti di martedì 11 febbraio il collaudo fatto dai tecnici comunali: ora alle famiglie, incontrate personalmente dal sindaco Michele Messina per spiegare la situazione, è stata concessa una proroga di sette mesi per rimettere a norma gli appartamenti, che così come erano stati concepiti non dovrebbero avere né finestre, né caloriferi, quindi sulla carta solo ipotetici ripostigli. Ma se Carla e Luciano quattro anni fa hanno acquistato un appartamento che non doveva esistere, per le altre famiglie della Taccona invece potrebbe arrivare presto l’agibilità, a fronte dei lavori da sostenere. Lavori che però impongono alle famiglie di dover lasciare i propri appartamenti.

“Sono situazioni su cui è molto alta l’attenzione dell’amministrazione comunale – sottolinea il primo cittadino –. Per Carla e Luciano abbiamo posticipato sgombero e abbattimento e li stiamo aiutando a cercare soluzioni abitative idonee. Anche per le altre famiglie abbiamo allungato i tempi di sgombero e di ripristino. Mi metto nei loro panni e capisco l’angoscia. Io ci sono per aiutarli per quanto di competenza del Comune”.