
Il pm Walter Mapelli
Veduggio (Monza Brianza), 4 novembre 2015 - Gli ex direttore, responsabile amministrativo e responsabile della clientela della filiale di Veduggio del Banco di Desio a giudizio per i 'pasticci' fatti con i conti correnti dei clienti, da cui avrebbero sottratto, seppur temporaneamente, oltre 200 mila euro, per favorire un'impresa di costruzioni.
Una vicenda, che sarebbe iniziata nel 2010 e che era stata scoperta nella primavera del 2011, per cui ora si trovano accusati a vario titolo di appropriazione indebita, truffa e falso, oltre ai tre dipendenti bancari, anche altre 18 persone tra il titolare dell'azienda edile, altri benefattori a loro legati e anche alcuni commercialisti.
Al processo, che si terrà il 3 febbraio al Tribunale di Monza, potrebbe costituirsi parte civile il Banco Desio per ottenere un risarcimento dei danni.
Secondo l'accusa i tre dirigenti della filiale di Veduggio con Colzano, allo scopo di favorire il titolare dell'impresa di costruzioni in difficoltà con il suo saldo bancario, avrebbero fatto un 'giochetto' contabile di prelievi e versamenti per un importo di circa 210 mila euro da conti correnti di altri ignari clienti.
Ma era stato proprio qualcuno di loro a rendersi conto di momentanei ammanchi di denaro sul proprio conto corrente e a fare scoppiare lo scandalo.
Ma i 'pasticci' fatti dai tre dipendenti bancari non si sarebbero fermati qui.
Il terzetto si sarebbe reso anche complice di falsificazioni nelle credenziali sul sistema informatico dell'istituto di credito per fare ottenere finanziamenti o affidamenti sul conto corrente a persone legate per rapporti di lavoro o personali al titolare dell'impresa di costruzioni e che non avrebbero avuto altrimenti l'ok per ottenere stanziamenti da Banco Desio.