
"Ci aspettavamo un 2025 accompagnato dalla risoluzione dei conflitti e dalla ripresa dell’economia europea. Siamo, invece, di fronte all’ennesimo anno...
"Ci aspettavamo un 2025 accompagnato dalla risoluzione dei conflitti e dalla ripresa dell’economia europea. Siamo, invece, di fronte all’ennesimo anno cruciale per le PMI manifatturiere. La crescita economica è lenta, con un aumento minimo del PIL, previsto a + 0,8. Arrivano i dazi statunitensi, l’Europa sembra divisa, i conflitti proseguono portando instabilità dei mercati e aumento dei costi. Cresce la difficoltà nel reperire collaboratori qualificati per il nostro settore". Questo lo scenario delineato dal presidente A.P.I., Associazione delle Piccole e Medie Industrie di Milano, Monza Alberto Fiammenghi (nella foto), in occasione della Festa dei lavoratori 2025.
Il settore manifatturiero si trova di fronte a sfide come l’uso strategico dell’intelligenza artificiale, il passaggio generazionale, la ricerca di nuovi mercati e della sostenibilità come vantaggio competitivo. Da una recente indagine tra gli associati dell’area di Monza e Brianza, emerge che il 17% ha intenzione di innovare, l’11% sta sviluppando progetti legati all’AI, il 19% sta aprendo nuovi mercati anche in UE, il restante non farà investimenti. Tra questi ultimi, il 22% per l’instabilità della situazione e il 31% poiché già fatti. "Il tema della sicurezza sul lavoro è fondamentale – continua Fiammenghi – anche quest’anno ci sono stati dei decessi sul lavoro. L’obiettivo deve essere zero. Da anni svolgiamo azioni concrete di supporto alle PMI nel lavorare con consapevolezza e in sicurezza, vero e proprio investimento sulle persone, sulla continuità e sul valore aziendale".
C.B.