ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Caos nel parcheggio del Parco. Auto in trappola e chiamate al 112

Una festa di fuoco per tanti visitatori bloccati che esasperati hanno chiesto aiuto ai carabinieri

Una festa di fuoco per tanti visitatori bloccati che esasperati hanno chiesto aiuto ai carabinieri

Una festa di fuoco per tanti visitatori bloccati che esasperati hanno chiesto aiuto ai carabinieri

Un pomeriggio carico di tensione per parecchi visitatori del Parco di Monza. Il Primo Maggio si è trasformato per molti automobilisti diretti al polmone verde e al vicino Street Food Festival, allestito fino a domenica ai Boschetti Reali, in una vera odissea fatta di lunghe attese, parcheggi al collasso e proteste sfociate nelle telefonate al 112.

La polizia locale ha dovuto effettuare diversi interventi per cercare di snellire le code, ma il caos è esploso intorno al grande parcheggio di 1200 posti di Porta Monza, a ridosso del principale ingresso al Parco di viale Cavriga, in pieno pomeriggio, al punto da chiedere l’intervento dei carabinieri. "Ci sono stati intasamenti di afflusso del tutto straordinari – commenta l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia – per cui la pattuglia di polizia locale è intervenuta più volte in operazioni di alleggerimento. È stato un delirio quantitativo e un incubo operativo: un Primo Maggio, per varie ragioni, soprattutto di calendario, da affluenze record".

A denunciare il caso è stato un frequentatore del Parco con un lungo post nel gruppo Facebook “Sei di Monza se“: "Più di un’ora per entrare e poi la sorpresa: parcheggio strapieno, stracolmo, ormai saturo senza possibilità di trovare un posto – denuncia l’automobilista – e la società appaltatrice che continuava a far entrare auto in una situazione inverosimile e al collasso". Poi, all’uscita, una nuova sorpresa. "Decidiamo dunque di uscire ma l’amara sorpresa era lì che ci aspettava. Dalle 15.40 fino le 17 per poter uscire. Imprigionati", scrive ancora nel lungo post. La tensione è salita fino a costringere diversi automobilisti a contattare il numero di emergenza: "Se qualcuno si fosse sentito male, non ci sarebbe stato modo di soccorrerlo. Ringraziamo i carabinieri per aver risolto una situazione deprecabile", conclude l’autore del post.

A peggiorare il quadro, le lamentele dei residenti nelle vie di fronte a Porta Monza - le traverse di viale Brianza: da via da Palestrina a Bellini, da Leopardi a Rovani - che ogni volta si ritrovano con le strade trasformate in percorsi a senso unico forzato, invase da veicoli in manovra e senza più possibilità di parcheggio. Una situazione ormai strutturale, che esplode ogni volta che nel Parco si organizza un evento con grande affluenza. Non mancano però, tra i commenti sul web, voci fuori dal coro: tanti cittadini invitano a lasciare l’auto a casa e muoversi a piedi o in bicicletta, in nome di una mobilità più sostenibile. Soluzioni ancora poco praticate a Monza, dove il 67% dei cittadini si muove solo in auto o moto.

A porre un faro sulle code a Porta Monza, ci ha già pensato una settimana fa l’ex assessora alla Mobilità Giada Turato, notando un pesante ingorgo durante il weekend: "Ogni anno si spingono gli eventi, ma non si pianifica il traffico nei giorni festivi. I collegamenti tra stazione e Parco sono ridicoli, soprattutto nei fine settimana", aveva denunciato, ricordando poi l’imprescindibilità della realizzazione della fermata di metropolitana M5 a Porta Monza, che tuttavia non sarà realtà prima del 2033. Nel frattempo, l’ex assessora propone soluzioni rapide: "Ottimizzare i tempi semaforici all’uscita del Parco e rivedere la viabilità nei festivi. Senza un piano serio, continueremo a promuovere eventi a cui sarà sempre più difficile partecipare".