
di Sonia Ronconi
Un accoltellamento. Dopo una lite fra due uomini italiani "per futili motivi", forse per il troppo alcol ingerito, avvenuta sulla strada davanti a un bar. L’aggressore al culmine della lite ha estratto un coltello da cucina e ha sferrato due fendenti alla vittima colpendola sul fianco.
Un testimone che aveva assistito alla scena sabato pomeriggio ha immediatamente allertato il 112 temendo che la lite potesse trasformarsi in tragedia. I carabinieri della Compagnia di Desio sono accorsi in via 25 Aprile al civico 37,con le gazzelle a sirene spiegate. I militari si sono messi immediatamente sulle tracce dell’aggressore, mentre la vittima dell’accoltellamento è stata prontamente soccorsa e trasportata all’ospedale San Gerardo di Monza, dove è stata ricoverata in codice giallo. Le sue condizioni sono stabili: i medici ne stanno monitorando attentamente l’evoluzione. L’uomo non è in pericolo di vita. L’aggressore era in un locale di Muggiò ed è stato denunciato per lesioni aggravate e porto abusivo di arma. Dalle prime indiscrezioni sembra che vittima e aggressore abbiano entrambi 41 anni. I motivi della lite sono ancora un giallo, sembra però che l’aggressore avesse alzato troppo il gomito. In tanto la brutta storia – in tempo reale – è finita sui social sulla pagina dedicata a Muggiò, dove i residenti si sono chiesti come mai ambulanze e gazzelle dei carabinieri avessero accerchiato la zona. Per fortuna, la vittima dell’accoltellamento, sebbene abbia riportato due profonde ferite, non è appunto in pericolo di vita. Dalle prime indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Desio, la violenza sarebbe avvenuta in seguito ad un banale diverbio fuori dal bar.
I militari stanno raccogliendo gli elementi per ricostruire i fatti. In un primo tempo l’Areu, Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, aveva segnalato che la vittima era una donna, ma gli uomini dell’Arma dei carabinieri di Desio sono riusciti a srotolato la matassa e a ricostruire l’identità dei due uomini coinvolti.
Fra gli aspetti da chiarire la ragioni per cui l’aggressore si aggirasse con un coltello da cucina.