
A Seveso un altro passaggio a livello nel mirino dei cittadini per i lunghi tempi d’attesa
Cesano Maderno (Monza e Brianza) – Un solo passaggio a livello rimasto, la tragedia purtroppo è sempre dietro l’angolo. Se proprio si doveva pensare ai luoghi più pericolosi lungo la linea ferroviaria Milano-Seveso-Asso, molto probabilmente Cesano Maderno era una delle città da escludere. Qui, fin da subito, già da decenni è stato affrontato il tema dell’attraversamento ferroviario. In un momento in cui Meda aveva pensato a dare una possibilità ai pedoni con un sottopasso in prossimità del municipio, Cesano Maderno aveva già guardato un po’ più in là per fluidificare tutto il traffico veicolare, permettendo agli automobilisti di spostarsi liberamente sul territorio.
La scelta, fin da subito, era stata molto criticata. Anche i comitati che chiedevano l’interramento della linea ferroviaria si erano schierati contro l’amministrazione comunale dell’epoca, dicendo che i sottopassi avrebbero pregiudicato l’interramento della ferrovia una volta per tutte. I gestori del servizio ferroviario, così come la Regione Lombardia, più volte hanno ribadito a gran voce che i sottopassi permettevano di risolvere in un colpo solo due problemi.
Il primo è quello della circolazione ferroviaria, permettendo una maggiore puntualità del servizio. Il secondo è quello della sicurezza: niente passaggi a livello significa evitare l’attraversamento dei binari. Il tema, come si è visto purtroppo in città, è tutt’altro che di secondaria importanza. Si parla di vite umane. A oggi la situazione lungo la Milano-Seveso-Asso è ancora da risolvere. Mentre la linea quasi parallela che scorre verso Saronno ha risolto quasi ovunque questo problema, qui ci sono situazioni da affrontare.
A Cesano Maderno saranno presto due i passaggi a livello che verranno chiusi. Il primo è quello al confine con Seveso, il provvedimento rientra nell’accordo per la realizzazione del sottopasso che, dalla Nazionale dei Giovi attraverso via Volta, porterà nella via Don Luigi Sturzo di Seveso e da lì condurrà facilmente verso Cassina Savina e Seregno. Il secondo passaggio a livello da chiudere è proprio quello di corso Libertà, luogo della tragedia di mercoledì, dove il progetto partirà.
Altri nodi importanti riguardano i territori vicini. A Seveso la situazione più critica della Brianza, sia per il numero dei passaggi a livello presenti, sia per il cosiddetto nodo che le ferrovie intendono superare per rendere migliore la circolazione ferroviaria con investimenti regionali da oltre 60 milioni di euro.Rimarrà aperto il passaggio a livello di corso Isonzo/via San Martino. Quello di via Manzoni diventerà una barriera di cemento, sormontata da una passerella ciclopedonale. Quello di via Montello/via Dante, invece, già ora vede all’opera gli operai e gli ingegneri per la realizzazione di un sottopasso.
Resta da risolvere anche la situazione di Varedo: c’è un solo passaggio a livello, quello di via Umberto I, ma è nel centro cittadino. Intanto, un po’ ovunque, le ferrovie hanno messo le “minigonne“ alle sbarre per impedire l’attraversamento. Prevenire è fondamentale. Non tutti, però, si arrendono: qualcuno passa dietro alle sbarre, altri scavalcano. La tragedia può sempre capitare.