GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Transizione energetica. Lo spazio libero è finito. I parchi fotovoltaici crescono sui capannoni

Il piano di Aeb per sfruttare le fonti rinnovabili: già 100 interventi da inizio anno. L’eccessivo consumo di suolo sposta il focus su case e aziende private.

Transizione energetica. Lo spazio libero è finito. I parchi fotovoltaici crescono sui capannoni

Il piano di Aeb per sfruttare le fonti rinnovabili: già 100 interventi da inizio anno. L’eccessivo consumo di suolo sposta il focus su case e aziende private.

Un centinaio di interventi realizzati dall’inizio dell’anno in Brianza, compresi gli interventi di efficientamento energetico per le famiglie, ma anche un’attenzione anche oltre i confini della regione: Aeb è sempre più protagonista nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili. Seguendo la linea tracciata dal piano industriale 2024-2035 che prevede importanti investimenti in questo ambito, con particolare riferimento agli impianti fotovoltaici. "Il piano punta molto sulla transizione energetica – commenta Annamaria Arcudi, amministratore delegato di Aeb –. Si tratta di cogliere questa opportunità. Qualche cambiamento è già in atto, noi cerchiamo di recitare il ruolo di protagonisti. Stiamo lavorando sul fotovoltaico e di certo il territorio brianzolo, visto il consumo di suolo, non favorisce particolarmente questa trasformazione, ma ci sono comunque ampi margini per ottenere risultati importanti. Se qui non ci sono terreni liberi di grandi dimensioni, ci sono pur sempre i tetti delle case e quelli dei capannoni, su cui lavora la nostra controllata Gelsia". Proprio i privati stanno recitando un ruolo molto importante in questa transizione energetica.

Anche le imprese. La Cassina, marchio dell’arredo e del design conosciuto nel mondo, è stata la prima a investire in questo settore con Aeb. Lavorare nel mobile e porsi come azienda green è come una stelletta da mettere al petto. Tante altre aziende stanno seguendo l’esempio. Ma "non mi sento di dire che il privato è più sensibile del pubblico – afferma Arcudi –. Il pubblico ha grande sensibilità di fronte a questi temi, ma ha tempi di reazione molto più lunghi. Chi preferiamo? Entrambi. Nella strategia deve esserci un po’ di equilibrio anche per ottimizzare le tempistiche. Il nostro piano industriale prevede investimenti per realizzare 40 Megawatt nel fotovoltaico, non solo in Brianza, e altri 20 Megawatt di efficienza energetica. Al momento abbiamo 14 impianti operativi per un Megawatt complessivo di potenza, più i piccoli pannelli installati per le famiglie. Per vocazione siamo abituati a lavorare molto con il pubblico. Abbiamo già realizzato progetti con 9 Comuni, ce n’è uno molto interessante in corso con il Comune di Barlassina per la riqualificazione energetica di una decina di spazi pubblici con l’aggiunta dell’impianto fotovoltaico". L’amministratore delegato di Aeb è consapevole del fatto che ci sono tante opportunità, ma anche tanto lavoro da fare. "Uno su tutti – spiega – è quello di avere in futuro qualcosa di più a catalogo. Finora siamo stati bravi a fare tutto su misura e personalizzato, ma bisogna muoversi anche nella direzione della standardizzazione, naturalmente garantendo tutti gli adattamenti richiesti dai singoli progetti". In tutto questo una certezza: "All’inizio c’era un po’ di diffidenza – racconta Arcudi –, ora il trend va verso questa direzione consolidata. Il brianzolo? Non è meno green di altri".

Secondo i dati di Energysaving la provincia di Monza e Brianza svetta in Lombardia per quanto riguarda il numero di impianti per chilometro quadrato: sono 43,6. La seconda realtà è Milano che ne conta 24. E primeggia anche per Kilowattore per chilometro quadrato: 505,4 contro i 380,5 del capoluogo lombardo. In parte si tratta dei lavori realizzati proprio da Aeb che, tuttavia, i grandi numeri li fa fuori regione, dal Friuli alla Romagna: "Geograficamente sono interventi lontani – conclude Arcudi –, in realtà fanno molto bene alla Brianza. Portano know-how: grazie a quegli impianti abbiamo fatto esperienza, abbiamo impianti, tecnologia. Visto da fuori sembra tutto semplice, ma ci sono sempre mille piccoli problemi. E poi, naturalmente, grazie a quei due grandi progetti abbiamo la possibilità di investire per le energie rinnovabili anche qui nel nostro territorio".