BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Tornano i buoni spesa: aiuti nel Vimercatese

I Comuni della zona si preparano a distribuire nuove risorse. I contributi arrivati dal Governo per chi ha difficoltà a fare la spesa

di Barbara Calderola

Cento domande al giorno, i buoni spesa del governo ad Agrate erano finiti in fretta. Neanche una settimana durante il primo lockdown e gli 82mila euro inviati da Roma per riempire la dispensa delle famiglie che si erano ritrovate con il reddito azzerato dal virus erano esauriti. Ma l’emergenza economica, no. Tanto da spingere la giunta a una seconda distribuzione di voucher, altri 40mila euro, tutti tasca propria, a maggio.

Ora, con il Decreto Ristori la terza puntata, 83mila euro pescati fra le risorse spedite da palazzo Chigi per l’emergenza, pronte a essere distribuiti a chi non riesce più a pranzare e cenare regolarmente. Aiuti che al massimo potranno arrivare a 500 euro a famiglia. A Usmate, invece, si potrà ricevere fino a 600 euro, il tesoretto dedicato è di 68mila, sempre in buoni spesa. A Ornago si arriva al massimo a 400 euro, ma si aggiungono a una manovra che prevede pure la possibilità di ottenere 800 euro, una tantum, per il sostegno all’affitto, oltre a contributi per la scuola e il taglio della Tari.

Tutto sempre in base all’Isee e alle difficoltà economiche causate dalla pandemia. A Sulbiate, il Comune ha messo 30mila euro a disposizione di negozi e piccole imprese in crisi, i soldi serviranno a pagare bollette e affitti. Mezzago ha destinato 70mila euro allo stesso scopo, allargando alle famiglie. Anche a Bernareggio (fino a 300 euro per Isee inferiori a 5mila) e Bellusco (fino a 600 euro per i buoni spesa a nucleo) sono state messe in cantiere azioni con gli stessi obiettivi.

Non manca Vimercate, al terzo bando, con le caratteristiche dei precedenti e un tetto di 400 euro a richiedente. Ad aprile, i blocchetti erano andati a disoccupati senza altro sostegno pubblico - privi ad esempio di Reddito di cittadinanza o di Naspi - nuclei numerose dai 5 membri in su, mono-genitori, anziani con la minima o senza pensione, disabili in difficoltà con il bilancio domestico, partite Iva escluse dagli altri provvedimenti per fare fronte agli effetti del Sars-Cov 2 e chi a causa del bacillo-killer ha avuto i conti congelati. "La platea non sarà molto diversa. Il coronavirus non ha fatto che aumentare la schiera di quanti nella ricca Brianza non arrivano a fine mese. Il problema ci tocca da vicino. La situazione non è rosea", dice Simone Sironi, sindaco di Agrate. Su tutto il territorio i ticket che servono a comprare cibo, alcolici esclusi, possono essere spesi nei negozi che aderiscono all’iniziativa per sostenere le famiglie in difficoltà.