SONIA RONCONI
Cronaca

Accensione termosifoni, Monza sposta la data: riscaldamenti dal 29 ottobre

Comune di Monza, l’ordinanza firmata dal sindaco Paolo Pilotto. Temperatura massima di 19 gradi in case e uffici, 17 gradi nelle aziende. Rinvio al 2 novembre per le scuole. Ordinanza fotocopia a Villasanta

Monza - Contro smog e caro bollette scatta la corsa dei sindaci alle ordinanze che posticipano l’accensione dei termosifoni. A dare l’esempio è Monza. Il sindaco Paolo Pilotto ha siglato due ordinanze relative al riscaldamento degli edifici: "L’obiettivo primario è ridurre i consumi energetici con ogni azione possibile – spiega –. Un’operazione di questo tipo, facilitata anche dal meteo favorevole, ci consente anche di diminuire le emissioni in atmosfera che già nei giorni scorsi raggiungevano livelli limite".

Il primo provvedimento posticipa l’accensione degli impianti termici al 29 ottobre per tutte le abitazioni ad uso privato, gli uffici e le attività commerciali. Il limite massimo previsto per il riscaldamento di questa tipologia di stabili è di 19 gradi; per le attività industriali, invece, il limite massimo è di 17 gradi. Per gli edifici pubblici, comprese le scuole del territorio l’accensione degli impianti è prorogata al 2 novembre. La seconda ordinanza impone di mantenere chiuse tutte le porte di accesso al pubblico da parte degli esercizi commerciali ove siano in funzione impianti di riscaldamento.

Ordinanza che sposta al 29 l’accensione dei termosifoni anche nel Comune di Villasanta, mentre un appello agli altri sindaci parte dal presidente del WWF Insubria, Gianni Del Pero dato il caldo di questi giorni, l’aumento del Pm10 nell’aria e l’ esigenza necessaria di contenere i consumi energetici.

Del Pero si riferisce soprattutto a Meda e ai Comuni vicini. Meda ha il 50% in più di giorni di superamento all’anno rispetto a Monza (67, il doppio di quanti ammessi dalla normativa, 35) e con un valore medio di polveri sottili annuo di 34, superiore del 20% a quello del capoluogo. Non solo. Meda si distingue per il valore più alto in tutta la Lombardia, dietro solo a comuni montani, per l’emissione di benzopirene, un composto emesso dalla combustione della legna in impianti a scarso rendimento. "Il confronto con Milano e tutte le più grandi città vede Meda emettere 5 volte tanto benpirene – conclude Gianni Del Pero –. Se invece vogliamo guardare al metalli pesanti, tossici bioaccumulabili, non c’è confronto: Meda è primissima in classifica, primato di cui faremmo ben volentieri a meno. Un monito a tutte le amministrazioni per tenere alta l’allerta e proprio per questoinvito i sindaci della Brianza affinché diffondano ordinanze per procrastinare ulteriormente l’accensione dei riscaldamenti".