DARIO
Cronaca

Templari di ferro. Sono rientrati dalla finestra

Crippa Alla fine, come recita l’adagio, quello che era uscito dalla porta principale... è rientrato dalla finestra. I Templari sembrano davvero...

Crippa Alla fine, come recita l’adagio, quello che era uscito dalla porta principale... è rientrato dalla finestra. I Templari sembrano davvero...

Crippa Alla fine, come recita l’adagio, quello che era uscito dalla porta principale... è rientrato dalla finestra. I Templari sembrano davvero...

Crippa Alla fine, come recita l’adagio, quello che era uscito dalla porta principale... è rientrato dalla finestra. I Templari sembrano davvero immortali. O, almeno, i presunti Templari, visto che l’ordine cavalleresco in realtà non esiste più dal 1312 né è riconosciuto dalla Santa Sede (nota ufficiale del Vaticano del 2012) chi, nel corso dei secoli, in diverse occasioni ha provato a proclamarsi come loro successore. In qualche maniera si è visto anche a Monza. Dove prima è stata firmata dal sindaco, forse con un po’ di leggerezza, una convenzione che attribuiva all’associazione Templari Oggi compiti di sorveglianza della Cappella Reale. Come opera di volontariato, s’intende. Salvo poi rimangiarsi tutto quando il Consorzio della Villa Reale si è reso conto che la Diocesi di Milano, a cui compete la cura dei luoghi sacri, non vedeva di buon occhio la presenza di un’associazione che si richiama a un ordine che era stato appunto sciolto e scomunicato diversi secoli prima.

Alla fine, mentre i Templari di casa nostra minacciavano cause legali, una soluzione di compromesso è stata trovata quando il Comune ha annunciato che il vecchio accordo sarebbe decaduto perché erano provvidenzialmente previsti dei lavori di ristrutturazione nella cappella accanto alla Villa Reale. Ma non è finita qui. Il presidente del Consiglio regionale, Federico Romani, che era stato promotore dell’accordo poi abortito su Monza, è riuscito a trovare una sponda amica ad Arcore. Ed è stato annunciato con orgoglio un nuovo accordo: questa volta l’associazione bardata di uniforme bianca con croce rossa sul petto si dedicherà alla sorveglianza non più di un luogo di culto, ma della laica Villa Borromeo d’Adda e del parco annesso e connesso.

“Templari due” la vendetta, ci si consenta lo scherzo. L’ultimo Gran Maestro dell’ordine era stato messo al rogo nel 1314, ma i suoi successori non mollano. E, almeno stavolta, nessuno in Curia potrà dire nulla, forse.