Tassista eroe Eugenio Fumagalli: la Procura riparte da due indagati

Si riapre il caso, probabile una nuova perizia per far luce sul rocambolesco e tragico incidente in cui perse la vita dell’albiatese

Eugenio Fumagalli

Eugenio Fumagalli

Cesano Maderno (Monza e Brianza) - A quasi 4 anni dal terribile incidente costato la vita al tassista eroe Eugenio Fumagalli tornano due indagati di omicidio stradale sul tavolo della Procura di Monza, che potrebbe dover disporre l’ennesima perizia sulla dinamica dei fatti. Lo scorso giugno la giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Silvia Pansini ha assolto "per non avere commesso il fatto" G.S., 48enne residente a Meda accusato di omicidio stradale, mentre il giovane che ha causato l’incidente iniziale e che guidava sotto l’effetto di alcol, D.P., 28enne di Lazzate, ha ottenuto 9 mesi di messa alla prova come volontario alla Croce Rossa.

A convincere la gup la perizia cinematica da lei disposta secondo cui a causare la morte di Eugenio Fumagalli è stato quello identificato come il terzo automobilista, un romeno, la cui posizione era stata archiviata su richiesta della Procura sulla base di una consulenza tecnica di parte giunta alla conclusione che fosse sopraggiunto quando Eugenio Fumagalli era già morente. Per la perizia disposta dalla giudice, poi, anche D.P. ha avuto un ruolo centrale nel causare la morte dell’albiatese che la notte del 12 gennaio 2019 ha perso la vita per aiutare una coppia di fidanzati coinvolti in un incidente stradale sulla Milano - Meda all’altezza di Cesano Maderno, venendo colpito dalla loro auto nuovamente tamponata e sbalzato a una quarantina di metri di distanza.

Le due posizioni sono tornate sul tavolo della Procura per un approfondimento che potrebbe portare a due nuove richieste di rinvio a giudizio. Al processo con il rito abbreviato era stato il difensore di G.S., l’avvocato Stefano Toniolo, a chiedere una perizia tecnica da fare disporre dalla giudice, che confermasse la loro consulenza di parte secondo cui non era stato il 48enne di Meda il secondo automobilista della dinamica del susseguirsi di tamponamenti, bensì il romeno alla guida di una Passat. Così è stato. Il perito nominato d’ufficio ha confermato quella ricostruzione e G.S. è stato assolto dall’accusa di omicidio stradale. La giudice ha inoltre accettato la richiesta di messa alla prova presentata dagli avvocati difensori di D.P., imputato di lesioni colpose, guida in stato di ebbrezza, fuga e omissione di soccorso.

Il 28enne di Lazzate, alla guida di una Audi A3, ha tamponato una Fiat 600 rossa con a bordo una coppia di fidanzati brianzoli, di ritorno da una serata tra amici. Ed è fuggito senza prestare soccorso, subito individuato dalla polizia stradale di Seregno e messo agli arresti domiciliari dopo che è risultato positivo all’alcoltest. Per la terza volta in otto anni di patente di guida. Secondo la ricostruzione dei fatti della Procura il 28enne percorreva la provinciale in stato di ebbrezza a causa dell’assunzione di bevande alcoliche, a una velocità molto elevata (intorno ai 125 chilometri orari al momento del tamponamento), certamente superiore ai limiti imposti e comunque non adeguata alle condizioni di traffico e di visibilità. E commetteva "manovre pericolose", sorpassi zigzagando sulla strada, "uno in seguito all’alt ro, senza alcuna cautela, omettendo di azionare l’indicatore di direzione e superando anche sul lato destro". Finché, al termine dell’ennesimo sorpasso sulla destra, si spostava dalla prima alla seconda corsia per superare un altro veicolo ma si trovava davanti la Fiat 600 della coppia di fidanzati che viaggiava a una velocità più ridotta della sua e, invece di frenare, continuava la marcia ad alta velocità cercando di tornare sulla prima corsia di marcia e infilandosi nello spazio tra due veicoli, finendo per urtare con violenza la 600, finita contro il guard-rail per poi ribaltarsi, prima di continuare la sua folle corsa.

Ieri per D.P. era fissata l’udienza di verifica dell’ammissione alla messa alla prova, subordinata anche alla frequentazione del Servizio tossicodipendenze e che è stata rinviata perché il 28enne è stato coinvolto in un altro incidente.