Monza, minacce alla figlia di Staffelli. Striscia: "Restituiamo il tapiro al procuratore"

La replica dei portavoce del tg satirico dopo le dichiarazioni del capo dell'ufficio inquirente Claudio Gittardi sull'incriminazione del trapper Mr. Rizzus

Un tapiro d'oro

Un tapiro d'oro

Si sta trasformando in un piccolo caso a metà fra giustizia e spettacolo la vicenda che ha come protagonisti la famiglia Staffelli (l'inviato di Striscia la Notizia Valerio e la figlia Rebecca) e la procura di Monza, con il trapper di Villasanta Mr. Rizzus come convitato di pietra, lui che è l'autore di un brano in cui Rebecca viene presa di mira con una frase volgare e violenta a sfondo sessuale.

Prima il servizio del tg satirico di Mediaset in cui si annunciava l'archiviazione del fascicolo per una presunta impossibilità a rintracciare il cantante, successivamente la risposta della Procura di Monza in cui si dava conto della citazione diretta a giudizio di Simone Rizzuto (questo il nome reale del trapper) per diffamazione, con tanto di prima data del processo, fissata al 25 gennaio dell'anno prossimo.

Ora arriva l'ultima (per ora?) puntata, con la controreplica di Striscia la Notizia, stavolta affidata a un comunicato dell'ufficio stampa. "Abbiamo appreso da Rebecca Staffelli, figlia del noto inviato, gli esiti delle verifiche svolte dal suo difensore presso il Tribunale di Monza, relative al processo penale contro Simone Rizzuto (alias Mr. Rizzus) per il reato di diffamazione - si legge - A questo punto riteniamo di dover scherzosamente restituire al mittente il Tapiro che metaforicamente ci era stato consegnato dal Procuratore", il dottor Claudio Gittardi.

"Innanzitutto - è la ricostruzione dei portavoce del tg satirico - è emerso che non risulta registrata la nomina dell’avvocato difensore di Rebecca. Eppure, proprio quest’ultimo, nella sua veste di difensore, aveva ricevuto l’avviso della richiesta di archiviazione, cui si era opposto con atto scritto e depositato". Secondo Striscia nei registri del tribunale monzese non ci sarebbe "alcuna traccia né di tale atto di opposizione né della fissazione della conseguente udienza davanti al Gip".

Però, prosegue la nota stampa, "si tratta esattamente del procedimento penale di cui abbiamo parlato nel servizio del 25 Aprile. In quel procedimento erano invece state rese oggetto di querela tre distinte ipotesi di reato: minacce, istigazione a delinquere e diffamazione. Le prime due fattispecie – le più gravi – sono inspiegabilmente rimaste prive di seguito, nonostante la Procura, quando ancora il procedimento pendeva contro ignoti, avesse iscritto tale procedimento anche per minacce e istigazione a delinquere".

Insomma, annota ancora la voce del programma Mediaset, "ci domandiamo come sia possibile che da un lato la Procura chieda l’archiviazione per essere rimasto ignoto l’autore del fatto ed ignota la sorte dell’opposizione e, dall’altro, la stessa Procura abbia invece identificato il responsabile e chiesto il relativo giudizio, restando invece paradossalmente ignoto il difensore di Rebecca Staffelli".

In chiusura Striscia la Notizia fa sapere come le rime di Mr. Rizzus, con un'inequivocabile minaccia di natura sessuale a Rebecca Staffelli, siano ancora accessibili online, in diversi siti. Da qui, infine, la scelta "di restituire al mittente l’immeritato Tapiro".