MARCO GALVANI
Cronaca

Il futuro sostenibile. Un parco fotovoltaico al posto dei veleni dell’ex azienda chimica

A metà mese inizia la demolizione di quel che resta della Antibioticos di Correzzana. Completate le bonifiche, la proprietà dell’area realizzerà un impianto al servizio della città.

Il futuro sostenibile. Un parco fotovoltaico al posto dei veleni dell’ex azienda chimica

Il futuro sostenibile. Un parco fotovoltaico al posto dei veleni dell’ex azienda chimica

Al posto dell’azienda chimica abbandonata sorgerà un parco fotovoltaico che può arrivare a produrre fino a un milione e mezzo di kilowattora all’anno. Prima, però, sarà necessario demolire e bonificare quel che resta della ex Antibioticos di Correzzana. L’operazione, portata avanti da Edison, proprietaria dell’area, nell’ambito del progetto di risanamento concordato con il Comune e gli enti di controllo, partirà a metà mese. Lo stabilimento chimico Antibioticos, nato negli anni Settanta e dismesso nel 1998, era specializzato nella produzione di principi attivi per formulazioni farmaceutiche e occupava un’area di 2,5 ettari: nel settore nord (gli attuali lotti C e D) erano dislocati la quasi totalità degli impianti produttivi, in quello sud (lotti A e B) gli uffici, i laboratori e i magazzini. Impianti e fabbricati sono stati al 90% demoliti all’epoca della loro dismissione. Rimangono in piedi, nel lotto B, soltanto un capannone e una porzione di edificio che un tempo era adibito a cabina elettrica: il loro abbattimento consentirà, non appena approvato il Progetto operativo di bonifica, l’avvio delle operazioni di risanamento dei terreni.

Nei lotti A e B la tecnologia che verrà utilizzata è il replacement drilling, una tecnica che prevede perforazioni a grande diametro (2 metri circa), con un avanzamento progressivo dello scavo sotto la protezione di un rivestimento rigido temporaneo. L’attività viene eseguita in modo tale da garantire il completo risanamento del terreno: dopo aver eseguito la trivellazione il materiale estratto viene scaricato direttamente nel cassone di un automezzo o in un big bag e il foro riempito con materiale conforme e certificato. Si procede poi con l’estrazione del rivestimento. Per il lotto C, in seguito alle indagini ambientali e ai risultati dell’analisi di rischio, non risulta invece necessario alcun intervento di risanamento, né per i terreni né per le acque di falda. Sull’intero sito, inoltre, Edison gestisce dal 1989 un sistema di barrieramento idraulico delle acque sotterraneeche sarà mantenuto operativo fino alla conclusione delle operazioni di bonifica. Nel lotto D il progetto presentato prevede una serie di “approfondimenti conoscitivi propedeutici alla definizione degli interventi di bonifica“. E a valle della bonifica totale, Edison Next realizzerà un impianto fotovoltaico della potenza di circa 1MWp, messo a disposizione di una comunità energetica rinnovabile che coinvolgerà l’amministrazione comunale e il territorio.

"L’idea di collegare il risanamento dell’area a un progetto di Comunità energetica rinnovabile – le parole del sindaco di Correzzana, Marco Beretta – che renda possibile la condivisione tra tutti i soci dell’energia prodotta da fonti pulite, si sposa pienamente con i nostri obiettivi di mandato. L’amministrazione comunale è, infatti, da sempre impegnata sul tema della salvaguardia del territorio, dell’ambiente e degli equilibri del bilancio comunale. Con questa operazione, i cittadini otterranno un vantaggio immediato in termini di salubrità del territorio, cui si aggiunge la possibilità, tramite la Cer, di accedere a importanti risorse economiche. Un’operazione che ci consentirà quindi di contribuire in modo ancora più concreto alla transizione ecologica, con la possibilità di fruire in maniera tangibile dei benefici, anche economici, che da questa derivano".