
Suv lanciato a folle velocità Muore a 22 anni bruciato vivo L’ombra della gara clandestina
di Dario Crippa
e Sonia Ronconi
LIMBIATE (Monza e Brianza)
C’è un ragazzo di 22 anni che è morto nel rogo della macchina su cui viaggiava. Ci sono due amici che viaggiavano con lui che sono riusciti a uscire in tempo e a salvarsi. E ci sono due misteri su cui stanno lavorando i carabinieri del Comando provinciale di Monza: l’identità di un quarto ragazzo che sembra fosse al volante della vettura. E c’è lo spettro di una gara clandestina a folle velocità con il coinvolgimento di un’altra macchina, una Bmw M8, che sarebbe all’origine della tragica carambola.
Riavvolgiamo il nastro. Sono le due del mattino di sabato. Un suv, un Range Rover, procede in testa a tutta velocità lungo la Monza-Saronno, dove il limite è a 70 kmh. A bordo ci sono almeno tre ragazzi: Arnold Selishta, 22 anni, origini albanesi, residente a Limbiate, e due amici di 18 e 23 anni. Arrivato a Limbiate, il veicolo perde il controllo e si schianta contro la rotonda di piazza Tobagi, quella attraversata dai binari del tram. Il fuoristrada si ribalta più volte e si adagia su un fianco. Prende fuoco. Arnold rimane intrappolato fra le lamiere, i suoi amici riescono a a mettersi in salvo. Selishta no: è troppo grave. L’ambulanza lo trasporta all’ospedale San Gerardo di Monza, ma quando arriva, Arnold muore. I due ragazzi con lui se la cavano: portati al Niguarda di Milano in codice giallo e sempre a Monza in verde.
Arrivano anche i pompieri, i carabinieri chiudono la strada per un’ora e cominciano a indagare: dai primi rilievi, sembra che nessuno dei tre ragazzi soccorsi si trovasse alla guida della vettura. Il conducente è stato portato poco dopo in caserma per essere interrogato. E poi bisogna capire perché il suv procedesse a velocità così alta (quanto è ancora da stabilire): un’ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori è che fosse in corso una gara clandestina. I ragazzi uscivano da un locale di Nova Milanese, nelle vicinanze, e avrebbero ingaggiato una gara con altri giovani sulla Bmw. Ci sarebbero testimoni.
Intanto sui giovani sono stati effettuati gli esami per verificare la presenza di alcol o sostanze stupefacenti. L’eventuale responsabile dell’incidente rischia l’accusa di omicidio stradale. Saranno analizzati i telefoni cellulari dei ragazzi, per valutare se l’eventuale corsa fosse stata immortalata.