BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Sull’ex impero di lady Smile nasce la Casa della Salute

Servizi sanitari per la comunità in arrivo nella palazzina della fisioterapia. La cattedrale nel deserto era legata allo scandalo delle dentiere della Canegrati

di Barbara Calderola

Ci sono voluti quattro anni dalla promessa dell’ex assessore regionale alla Salute Giulio Gallera per trovare un ruolo alla palazzina della fisioterapia di fronte all’ospedale di Vimercate, pronta e mai utilizzata.

La cattedrale nel deserto legata allo scandalo delle dentiere, protagonista l’ex zarina dell’odontoiatria convenzionata Maria Paola Canegrati condannata per corruzione, ospiterà la nuova Casa della Comunità.

È il servizio salva-corsie che mira a rafforzare l’offerta sanitaria sul territorio senza più intasare il pronto soccorso. Qui, lavoreranno gomito a gomito medici di famiglia, specialisti e assistenti sociali. È il primo tassello della riorganizzazione post-Covid che ha spinto il Pirellone a togliere dalla naftalina – riveduti e corretti – i distretti. I nuovi poli per la cura e la prevenzione somigliano molto al vecchio modello. In tempi in cui i camici scarseggiano e le fragilità del sistema sono state messe a nudo dal virus, si corre per rispondere alla crescente domanda di salute. L’ultima parola sulla scelta dell’Asst di aprire ai pazienti l’edificio che nei piani della Canegrati sarebbe diventato un altro redditizio business, spetta al Pirellone. Ma il sì sembra scontato. "Si tratta comunque di una sede provvisoria – spiega Guido Grignaffini (nella foto), direttore socio sanitario dell’Azienda – quando saranno pronti i nostri spazi nell’ex ospedale, la Casa traslocherà in centro". Un’operazione che non è certo dietro l’angolo: la pratica è al palo da 11 anni, da quando corsi e personale si sono trasferiti a Oreno.

La Casa della Comunità non occuperà tutto lo spazio dell’ultima eredità del crac dell’impero di Lady Smile, "ma solo una parte – aggiunge il direttore – il resto rimarrà a disposizione della riabilitazione". L’edificio costruito con la formula del project-financing, l’accordo pubblico-privato, fu pagato per metà con soldi pubblici: 2 milioni di euro dei 4 necessari a vederlo sorgere. All’interno, box per massaggi e una piscina abbandonati.

Finora, nello stabile deserto da 10 anni che svetta davanti al parcheggio non ha mai messo piede nessuno.