Stupri, droga e furti: in 6 portati alla frontiera

Sei irregolari che si erano macchiati di gravi delitti accompagnati alla frontiera. Mercoledì agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza hanno eseguito l’accompagnamento al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Roma, disposto dal Questore Marco Odorisio, di un 51enne, irregolare sul territorio italiano dal 1994 e gravato da gravi precedenti penali.

Il provvedimento è stato adottato sulla base della sua pericolosità per gli innumerevoli precedenti penali risultanti da condanne definitive per reati particolarmente gravi commessi prevalentemente nell’area milanese, dal furto in abitazione, invasione di terreni, alla violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni nei confronti dell’ex compagna, tutti con l’aggravante della continuazione, e da ultimo detenzione e trasporto di sostanza stupefacente. Nel 2018, l’uomo era stato infatti sorpreso dalla polstrada di Busto Arsizio, mentre stava trasportando in auto cocaina occultata sotto il cambio, dietro la copertura dell’airbag, sotto il parafango, per un totale di 73,7 grammi già confezionata in piccole dosi, nonché un bilancino elettronico di precisione e 345 euro in banconote di piccolo taglio. Sempre mercoledì il Questore ha disposto l’accompagnamento alla frontiera di un altro cittadino marocchino, un 33enne, resosi responsabile pure lui del reato di maltrattamenti e spaccio di sostanza stupefacente. Reati per i quali avrebbe dovuto scontare 4 anni di reclusione e pagare una multa di 6mila euro. Nei suoi confronti è stata eseguita, con l’accompagnamento alla frontiera, la misura alternativa alla detenzione, avendo ancora due anni da espiare. E sono stati poi effettuati altri 4 provvedimenti di allontanamento: per un 46enne originario del Bangladesh, a cui è stata negata la protezione internazionale; un 43enne peruviano irregolare dal 2018, con precedenti per furto, ricettazione, maltrattamenti in famiglia, rissa e danneggiamento; un 24enne egiziano entrato nel territorio italiano nel 2021 e che dopo la richiesta di protezione internazionale si è reso irreperibile e un 26enne romeno condannato nel 2019 per rapina aggravata.

Da.Cr.