Monza, studente minacciato sul treno e rapinato del cellulare

L’autore rintracciato grazie alle telecamere: preso al lavoro

Le indagini sono state eseguite dalla Polfer

Le indagini sono state eseguite dalla Polfer

Monza, 31 ottobre 2019 - Armato di coltello ha minacciato uno studente di vent’anni sul treno e gli ha rapinato il cellulare. Ma la polizia ferroviaria, grazie al racconto della vittima e ai filmati del sistema di videosorveglianza della stazione di Monza, sono riusciti a identificare e arrestare il malvivente. Si tratta di un marocchino di 31 anni accusato di rapina aggravata nei confronti del giovane e anche di due furti consumati in un negozio nella stazione di Monza. I fatti risalgono al 30 settembre quando lo studente, nella stazione di Milano Greco Pirelli, è salito a bordo di un treno regionale che lo avrebbe condotto a Monza per recarsi a scuola.

Una volta seduto in carrozza, il ragazzo sarebbe stato avvicinato da uno straniero che, con un coltello, lo avrebbe minacciato per farsi consegnare il cellulare. Scesi entrambi dal treno, la vittima si è recata immediatamente dalla Polfer per denunciare l’aggressione. Successivamente il giovane ha provato a contattare il proprio numero e dall’altro capo del telefono una voce maschile, presumibilmente di nazionalità straniera, avrebbe proposto al ragazzo di incontrarsi per restituirgli il cellulare in cambio della somma di 200 euro. I poliziotti, informati dal ragazzo, si sono presentati nel luogo indicato per lo scambio, ma nessuno si è presentato. Gli agenti hanno poi visionato i filmati delle telecamere di videosorveglianza della stazione e hanno potuto ricostruire il percorso effettuato dal marocchino: una volta sceso dal treno si sarebbe diretto, tramite il sottopassaggio, in un negozio in stazione, dove avrebbe rubato due lattine di birra.

L’uomo è stato individuato e rintracciato nel laboratorio di un negozio mentre stava lavorando. E, all’interno del garage dell’esercizio, i poliziotti sono riusciti a trovare l’ulteriore prova per incastrare il bandito, ovvero i vestiti che avrebbe indossato nei giorni della rapina e dei furti.