FABIO LUONGO
Cronaca

Storie di coraggio e resistenza "Vi racconto le mie donne ribelli"

L’attrice Irene Carossia porta in scena lo spettacolo Anima Eterna: le protagoniste sono 7 figure che sono andate contro gli stereotipi lasciando una traccia indelebile nella scienza e nella cultura

di Fabio Luongo

Il racconto di sette donne, sette figure femminili che sono artiste, scienziate, scrittrici, tutte in qualche modo fuori dai canoni e dai ruoli ritenuti consoni dalle loro società. Sette grandi anime che fanno comprendere appieno la forza che scorre in ogni donna, rivelando la determinazione, la fatica ma soprattutto la coerenza nei confronti delle scelte fatte. È il percorso in cui farà immergere lo spettacolo teatrale dal titolo “Anima Eterna - Storie di donne ribelli“, che verrà portato in scena oggi e domani alle 20.30 e poi in replica ancora domenica alle 17, sul palco del Centro di ricerca e formazione Carossia di via Baccelli.

A dare voce e corpo alle protagoniste sarà l’attrice Irene Carossia, che è anche l’autrice del testo della rappresentazione. Lo spettacolo vuole tracciare una sorta di filo rosso della ribellione femminile nell’arco della storia, facendone rivivere le verità storiche e quelle umane. "Le donne – spiega Carossia riflettendo sulla genesi dello spettacolo –, nell’ambito di un progetto sociale di addomesticamento e sottomissione, non avrebbero mai dovuto scrivere, dipingere, scolpire, vivere autonomamente, affermare le proprie idee, perché in questo modo avrebbero mostrato la prospettiva del loro sguardo e incrinato il sistema della dominanza alla sua radice. E tuttavia alcune donne hanno resistito e hanno lottato, lasciando una traccia indelebile nella cultura della ribellione, nella cultura della dissidenza". A tenere insieme le esperienze delle diverse figure protagoniste della rappresentazione è il bisogno di vivere e di esprimere se stesse. "Il racconto di ognuna – chiariscono dal Centro – permette di far emergere il mondo inquieto e tumultuoso che si agita nell’anima di ogni donna che, non accettando l’imposizione dei ruoli, propone una prospettiva diversa del mondo". Una vera e propria riflessione "sull’ingiustizia e la pericolosità dei pregiudizi", che finiscono per bloccare l’evoluzione della società e delle persone, "divenendo cultura imposta e ingiustificata umiliazione".

Ma anche un lavoro sulla memoria, che però "resta monca là dove è stata costruita attraverso la cancellazione dell’impegno e dei talenti delle donne, i cui nomi troppo spesso sono stati occultati dai registri della storia". Accanto allo spettacolo, negli spazi espositivi del Crf di via Baccelli si potrà scoprire in mostra anche l’installazione “2000 Segni di Pace“, un mosaico in continuo arricchimento nato da un’idea dell’artista Geremia Renzi e composto da 164 tasselli creati da altrettanti artisti, filosofi, storici e persone comuni, tutti animati dal desiderio di pace. Per info e prenotazioni scrivere a segreteria@crfcarossia.eu.