Stop violenza, firmato Fashion School

Gli studenti realizzano una collezione a favore delle donne. A Villa Borromeo capi all’asta per beneficenza

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di Barbara Calderola

Mostra e asta di beneficenza per gli abiti firmati dagli studenti della Fashion School di Monza in Villa Borromeo ad Arcore: la collaborazione fra il Comune e la scuola ha aperto il fine settimana dedicato al contrasto alla violenza sulle donne. Il messaggio in arrivo dai futuri stilisti è chiaro: il corpo femminile è costantemente sotto scacco e alle vittime troppo spesso viene rivolta una domanda: "Com’eri vestita?". Ragazzi e istituzioni provano a scardinare il pregiudizio con una collezione creata apposta per l’occasione. Per le statistiche i maltrattamenti in famiglia sono stabili sul territorio, una trentina di casi l’anno nel Vimercatese, "ma sono numeri decisamente sottostimati.

La paura che i servizi sociali intervengano levando i figli blocca molte mamme che con questo spettro davanti continuano a vivere con il compagno violento", spiega il sindaco Maurizio Bono, che ha voluto anche un convegno per analizzare il fenomeno e un pomeriggio di poesia organizzato insieme ad Africa Solidarietà per aiutare tutti a riflettere su un’escalation che fa sempre più paura. Ospite d’onore, Cheikh Tidiane Gaye una delle voci più significative della letteratura d’immigrazione.

"Per aiutare le vittime a lasciarsi alle spalle i maltrattamenti dobbiamo partire da un nuovo approccio culturale - sottolinea il primo cittadino - le donne devono prima di tutto rispettare se stesse ed educare i figli a fare altrettanto".