
La pandemia non ha fermato la produzione ad Agrate Brianza
Agrate Brianza (Monza e Brianza), 23 aprile 2020 - Un primo trimestre di crescita anche se ha risentito dei primi effetti dell’epidemia del coronavirus. È quanto emerge dalla relazione trimestrale finanziaria presentata dalla Stmicroelectronics. Le previsioni per il periodo aprile-giugno stimano un impatto del Covid-19 più pesante, sull’economia mondiale e dunque anche sul gigante italo-francese dei microchip: 100mila clienti nel mondo, 46 mila dipendenti, quasi 6000 in Lombardia tra Agrate (4700) e Castelletto di Cornaredo (1200). "Le nostre previsioni per il secondo trimestre - ha dichiarato Jean-Marc Chery, Presidente e Ceo di STMicroelectronics - tengono conto della situazione complessiva di flessione della domanda, soprattutto nel settore Automotive, così come del perdurare di difficoltà operative e logistiche dovute alle attuali disposizioni dei governi. Prevediamo che tutti i nostri siti manifatturieri saranno operativi. Alcuni opereranno a capacità ridotta, con oneri da sottoutilizzo delle capacità produttive stimati intorno a 400 punti base".
I risultati finanziari del primo trimestre portano ricavi netti di 2,23 miliardi di dollari, un margine lordo al 37.9%, in linea con le previsioni, e operativo al 10.4%, in crescita così come l’utile netto a 192 milioni di dollari, che equivale a 0,21 dollari per azione. Malgrado il Covid, nel primo trimestre "i ricavi netti sono aumentati del 7,5% anno su anno, trainati da maggiori vendite dei nostri prodotti di Imaging e dalla crescita di Analogici e Microcontrollori, in parte controbilanciate dalla diminuzione delle vendite in Automotive, Discreti di Potenza e Digitale". Il fatturato però è stato più basso di circa il 5% rispetto alle previsioni: "in quanto l’epidemia di Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento adottate dai governi di tutto il mondo hanno portato difficoltà nelle nostre attività manifatturiere e, specialmente proprio negli ultimi giorni del trimestre, nella logistica". L’attività della ST non ha subito stop: "In risposta alla pandemia, continueremo a garantire la salute e la sicurezza di tutti i nostri dipendenti e a eseguire i nostri piani di continuità aziendale, lavorando con i nostri clienti, i partner e le comunità in cui operiamo". Il piano di ricavi per l’esercizio 2020 dovrebbe attestarsi tra 8,8 miliardi e 9,5 miliardi di dollari ( Nel 2019, ST ha avuto ricavi netti pari a 9,56 miliardi di dollari).
«La nostra pianificazione - ha spiegato Chery - prevede una crescita nel secondo semestre rispetto ai primi sei mesi dell’anno tra 340 milioni di dollari e 1,04 miliardi di dollari. La crescita sarà trainata dai programmi già in corso e dalla cessazione delle restrizioni sul lato delle forniture. L’entità della crescita sarà legata all’evoluzione del mercato". Sono state ridotte le spese di investimento da 1,5 miliardi di dollari a un valore compreso tra 1,0 e 1,2 miliardi di dollari. In più, proprio in considerazione delle crescenti turbolenze sociali ed economiche globali"il Consiglio di Sorveglianza di ST – fa sapere l’azienda - sta proponendo una riduzione del dividendo 2019 da 0,24 dollari a 0,168 dollari per azione con l’autorizzazione a considerare, a settembre 2020, l’aumento di tale dividendo fino a un massimo di 0,24 dollari per azione".