
di Stefania Totaro
Otto patteggiamenti a pene fino a 3 anni e 10 mesi di reclusione per i pusher e due processi con il rito abbreviato per i presunti capi della banda che gestiva un traffico di droga dietro il paravento di una macelleria islamica nel quartiere San Rocco.
È il bilancio dell’udienza preliminare davanti alla gup del Tribunale di Monza Emanuela Corbetta per i 10 arrestati nel giugno scorso dai carabinieri. La giudice ha accolto le pene concordate con la Procura di Monza, mentre il 21 gennaio pronuncerà la sentenza degli abbreviati nei confronti di colore che, secondo l’accusa, ufficialmente gestivano la macelleria etnica, ma in realtà rifornivano la provincia di Monza e Milano di cocaina per un business che arrivava fino a un chilo di cocaina alla settimana e ceduta anche a ragazzini. Nel giugno scorso i carabinieri avevano eseguito 10 arresti e spiccato 2 mandati di cattura internazionali, colpendo un’organizzazione italo-marocchina che operava tra la Brianza e l’hinterland milanese. L’indagine era partita nell’autunno precedente, quando alcune mamme di Sesto San Giovanni si erano rivolte ai carabinieri per denunciare il crescente traffico di droga che metteva a rischio l’incolumità dei loro figli. I militari hanno ricostruito e documentato ben 150 episodi nei quali il gruppo criminale, con al vertice tre componenti di una famiglia che gestiva una macelleria etnica di Monza, smerciavano cocaina che, attraverso altre quattro persone, finiva ai piccoli spacciatori locali. Con un giro di affari all’ingrosso fino a oltre 20mila euro. Lo scambio di droga avveniva proprio nella macelleria ed era una sorta di rito di trattativa che avveniva direttamente sul posto. Intanto, uno dei componenti della banda sorvegliava la zona a bordo di un monopattino per avvertire in caso di arrivo dei carabinieri. Il messaggio in codice era "sta per piovere".
Anche per i quantitativi da scambiare si comunicava con codici: "uno schiaffo", "un pugno", "una sberla". Lo stupefacente era custodito all’interno di un garage a Concorezzo. Nell’arco degli ultimi mesi erano state arrestate 5 persone e sequestrati complessivamente 3 chili di droga e una pistola con matricola abrasa. A giugno l’operazione conclusiva con 12 ordinanze di custodia cautelare (8 marocchini, 3 italiani e un venezuelano di età compresa tra i 24 ed i 64 anni) per i reati di detenzione e spaccio di droga. Nel corso del blitz, che ha visto coinvolte anche unità cinofile dei carabinieri, era stato arrestato in flagranza di reato anche un un italiano di Monza, classe 1971, trovato in possesso di circa 50 grammi di cocaina.