
di Fabio Luongo
Alberi e tetti pericolanti in vari punti del paese, così il Comune ha fatto scattare una raffica di ordinanze per imporre ai proprietari di terreni ed edifici l’immediata messa in sicurezza di tutte le situazioni che possono essere fonte di rischio per i passanti. Succede su un terreno privato proprio accanto a uno dei sentieri del Parco della Valle del Lambro, dove ci sono diverse piante pericolanti che potrebbero provocare problemi per l’incolumità delle persone che utilizzano il percorso naturalistico: qui il municipio, con un provvedimento della sindaca Barbara Magni, ha ingiunto ai proprietari di quei boschi di abbattere entro 10 giorni gli alberi "in precario stato di stabilità" che sporgono sul sentiero chiamato Praello.
In caso contrario partiranno denunce e al taglio delle piante ci penserà direttamente il Comune, presentando poi il conto delle spese sostenute ai privati cui appartengono i terreni. In via Fiume, invece, l’altro giorno è caduto un ramo che ha divelto un palo dell’illuminazione pubblica e uno della corrente: un sopralluogo ha accertato che l’albero in questione è in stato precario, mentre per altre piante occorre verificare le condizioni e procedere quindi alla potatura o, eventualmente, all’abbattimento, per garantire la sicurezza lungo la strada. La proprietà avrà 10 giorni di tempo per farlo, pena una denuncia e l’intervento diretto del municipio con costi a carico del privato. Anche in vicolo Baracca sono state trovate due piante sradicate e appoggiate ad altri alberi: per eliminare ogni rischio i privati dovranno rimuovere le piante cadute ed entro 10 giorni controllare la stabilità delle altre, intervenendo se necessario con potature o tagli.
Situazione simile in via Umberto I, dove è crollato un albero, mentre diverse piante al confine con la strada sono poco stabili: sono stati dati due giorni di tempo per abbatterle. Sempre in via Umberto I la caduta dell’albero e di rami ha danneggiato la copertura di un edificio e il cancello d’ingresso carraio: il Comune ha ordinato l’avvio immediato dei lavori necessari per mettere tutto in sicurezza, con l’obbligo di completare le opere entro 60 giorni per non incorrere in denunce e multe. Analogo provvedimento pure per un altro fabbricato del paese che si è ritrovato il tetto danneggiato dal crollo di una pianta.