
Sotto i portici abbandonati una storia di convivenza difficile tra ente pubblico e privati
La storia di piazza Cambiaghi parte da lontano. Costruita all’inizio degli anni 2000, fu pensata come un piccolo centro direzionale che facesse da biglietto da visita alla città.
Nel corso del tempo invece, a causa di una controversa convenzione sull’uso dell’area tra il Comune e l’immobiliare che la realizzò - risalente addirittura al 1988 - la sua gestione è diventata difficile, impedendo all’amministrazione pubblica di intervenire laddove ci fosse bisogno. Da tempo ormai l’area è priva di manutenzione e di pulizia, la cui mancanza l’ha resa luogo di degrado e trascuratezza, con un manto stradale parecchio dissestato - si spreca il conto delle buche e degli avvallamenti - e un porticato per anni occupato da persone senza fissa dimora, divenuto un vespasiano a cielo aperto e luogo di traffici illeciti. Tantissime sono state in questi ultimi anni le segnalazioni dei cittadini di episodi pericolosi o molesti avvenuti negli spazi della piazza, che l’hanno resa un luogo non più sicuro da frequentare. A dare una svolta alla situazione è stata l’azione dell’attuale giunta comunale, che è riuscita, a portare a termine una trattativa con la società Edilcentro, proprietaria di una parte dell’area, che negli anni ’90 aveva edificato il complesso immobiliare compreso tra le vie Colombo e Visconti, realizzando vari interventi di ristrutturazione urbanistica e un autosilo interrato. SAl termine della trattativa il Comune è riuscito a farsi trasferire definitivamente la proprietà dell’enorme area cittadina.
Il documento di accordo tra le due parti, firmato lo scorso 2 febbraio, prevede in particolare che piazza Cambiaghi sia a tutti gli effetti iscritta a piazza pubblica, con anche il parcheggio ipogeo che resterà di proprietà comunale, anche se la società beneficerà dei diritti di superficie dell’autosilo interrato per altri 80 anni. Ancora non si sa invece che ne sarà della parte di piazza rimasta di proprietà privata, a ridosso di via Visconti: il piano della precedente giunta l’ha destinato a spazi commerciali e residenze, ma ancora nessun privato si è fatto avanti per il suo utilizzo.
A.S.