Sold-out anche le tribune aggiuntive "Vendite top, ora tocca alla Ferrari"

Sticchi Damiani, presidente Aci, conta i biglietti venduti per il week-end dell’11 settembre: 240mila, ben oltre il record assoluto di Monza del 2019 e "le richieste continuano senza sosta"

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di Marco Galvani

Per la domenica del Gran premio d’Italia di Formula Uno è rimasta solo qualche manciata di posti alla variante della Roggia e alla Ascari. Lungo tutto il resto del circuito, fra tribune e posti prato, è già sold out. Le tribune provvisorie che l’autodromo ha dovuto aggiungere per rispondere all’ondata di prenotazioni per il Gran premio del centenario si sono riempite in poche ore. Disponibilità più abbondanti il venerdì e il sabato, anche se in alcuni settori i posti si contano sulle dita di una mano. "Le vendite stanno andando veramente a gonfie vele e sono convinto che se questa domenica la Ferrari dovesse vincere a Silverstone avremo sicuramente ulteriori richieste e non è detto che riusciremo a soddisfare tutti".

Angelo Sticchi Damiani (nella foto in alto a destra), presidente dell’Automobile club d’Italia, guarda con soddisfazione e ottimismo il conteggio (provvisorio) dei biglietti venduti nel il fine settimana dell’11 settembre. Un appuntamento particolare non soltanto perché è il primo al 100% della capienza dopo una edizione a porte chiuse (nel 2020, il primo anno della pandemia) e quella dell’anno scorso dimezzata. Quello del 2022 è il Gp in cui l’autodromo taglia il traguardo dei 100 anni. E si prepara a una settimana di festeggiamenti a partire dal 3 settembre, il giorno esatto dell’apertura ufficiale, una giornata di pioggia, alla presenza del Presidente del Consiglio Luigi Facta, con una gara per vetturette che fu vinta da Pietro Bordino su una Fiat 501 modello corsa. L’8 settembre seguì il Gran Premio motociclistico delle Nazioni, concluso con la vittoria assoluta di Amedeo Ruggeri su Harley Davidson 1000, mentre il 10 settembre si gareggiò per il secondo Gran Premio automobilistico d’Italia che fu appannaggio ancora di Bordino sulla Fiat 804 a 6 cilindri. "Per le iniziative legate al centenario ci stiamo ancora lavorando", spiega Sticchi Damiani.

Che presto dovrà anche confrontarsi con il nuovo sindaco di Monza, Paolo Pilotto, per gli eventi che coinvolgeranno direttamente la città. A maggior ragione vista l’invasione di tifosi e appassionati attesa a inizio settembre. I numeri (ufficiosi) parlano di circa 240mila biglietti venduti, ben oltre (anche per quanto riguarda l’incasso) il record assoluto di Monza con i 200mila registrati nel 2019, l’ultimo anno prima del Covid. "E stiamo continuando a vendere, senza sosta". Ma sull’autodromo incombe, comunque, "una preoccupazione". Riguarda i lavori che Stefano Domenicali, presidente e amministratore di Formula One Group, pretende vengano fatti subito: se non viene risolto il problema dei sottopassi, il Gp del 2023 salterà. La situazione è paradossale: la copertura finanziaria garantita dal Governo c’è, ma non c’è la garanzia normativa (del Governo) di poter eseguire i lavori in tempo per la gara del prossimo anno.

"Ancora non c’è stato alcun provvedimento legislativo che ci possa aiutare a ridurre le tempistiche, o meglio a ridurre i rischi di stop in corso d’opera. Sto facendo di tutto per limitarli al minimo, ma quello che maggiormente mi preoccupa – chiarisce il presidente Aci – sono eventuali contenziosi, ricorsi al Tar in merito alla gara d’appalto che potrebbero rallentare i lavori e non permetterci di arrivare con la pista pronta per l’ispezione della Federazione a fine giugno 2023". I contatti con i ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico sono fitti e continui, ma l’obiettivo è di far partire i lavori in autunno: "Non possiamo sbagliare, perché se si sbaglia, sbagliamo tutti. E tutti rischiamo di perdere il Gp a Monza".