"Sindaco, così non va bene" I comitati chiedono la svolta Meno cemento e più verde

La richiesta: bloccare l’iter delle tre torri di 9, 10 e 12 piani sull’area del Buon Pastore e studiare interventi di maggior respiro su Parco e Villa, Sant’Albino, San Fruttuoso e Triante.

"Sindaco, così non va bene"  I comitati chiedono la svolta  Meno cemento e più verde

"Sindaco, così non va bene" I comitati chiedono la svolta Meno cemento e più verde

di Cristina Bertolini

"Le cose che non vanno": è il titolo senza mezzi termini che il Coordinamento dei comitati cittadini pone sul bilancio dei primi nove mesi di attività della Giunta Pilotto. I cittadini chiedono aree verdi e interventi di maggior respiro su Buon Pastore, Parco e Villa Reale, quartiere Sant’Albino, San Fruttuoso e Triante.

"L’assessore Marco Lamperti ha perso nove mesi prima di avviare la variante al Piano di Governo del territorio – fanno notare gli attivisti dei quartieri – e non ha cancellato dal documento approvato dal centrodestra la proroga fino al 2027 degli ambiti di trasformazione. Il 25 ottobre 2022 si è svolto un incontro del Coordinamento con il sindaco, poi più nessuna risposta né alle mail, né alle Pec, né alcun nuovo confronto. In perfetta sintonia con la Giunta di centrodestra procede l’iter di realizzazione delle tre torri di 9, 10 e 12 piani sull’area verde vincolata del Buon Pastore".

E ancora: "Il 3 febbraio scorso il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar del 2018che a sua volta confermava il vincolo posto dalla Soprintendenza nel 2005, su tutto il complesso, compreso il polmone verde nel centro della città. A dispetto dei vincoli, nei giorni scorsi i proprietari e il Comune hanno avviato una trattativa per iniziare a costruire".

Nel mirino anche il Masterplan su Parco e Villa Reale, che avrebbe dovuto fornire proposte per il restauro del complesso monumentale nei suoi valori storici, culturali e ambientali.

"Al contrario – commenta Bianca Montrasio del Comitato per il Parco – è concepito in maniera da frammentare e degradare il bene culturale, espandendo le devastanti concessioni sportive, Golf e autodromo, cause del rifiuto di Unesco di far entrare Parco e Villa nella lista dei beni Patrimonio dell’umanità".

Per il quartiere Sant’Albino, Paola Sacconi ha ricordato come il Piano delle opere pubbliche abbia previsto lo stanziamento di 950mila euro per un sottopasso in via Nievo (collegamento tra Cederna e la zona industriale a nord di Sant’albino) che i cittadini non hanno chiesto e nulla venga stanziato per la ciclabile sul Villoresi, l’ampliamento del centro civico e spazi per la biblioteca di quartiere o l’interramento di viale Industrie-Stucchi all’altezza del cimitero, che invece sta a cuore ai residenti. "Il piano triennale delle opere pubbliche 20232025 – ricorda Elisabetta Bardoni – prevede 900mila euro per lo sbancamento e la bonifica dell’area verde di via Collodi. Ci chiediamo se non basti una fitobonifica, usando gli stessi fondi per la bonifica dell’ex macello, dove Inail ha già stanziato 12 milioni per la nuova scuola, il parco e la biblioteca". Il Comitato San Fruttuoso bene comune ha richiesto alla Soprintendenza di porre un vincolo storico-architettonico e paesaggistico sull’area Boldriga (via Ticino) e sull’ex fabbrica Medys, per valorizzare Villa Torneamento e facendo diventare l’area libera adiacente un parco urbano a servizio dei quartieri di San Fruttuoso e Triante.

"Chiediamo all’amministrazione comunale di sostenere questa richiesta", fa presente Mauro Mantica. Per il quartiere Triante i cittadini denunciano che il Piano triennale Opere pubbliche non prevede collegamenti importanti già deliberati e progettati: il ponticello ciclopedonale tra le vie Oslavia e Valcava, per andare a scuola a piedi; l’apertura del viottolo ciclopedonale accessibile tra via Montelungo e via Monte Cervino per raggiungere via Gondar e la ciclopedonale accessibile da viale Lombardia.