
di Cristina Bertolini
Test sierologici per gli insegnanti gratuiti se prenotati da questi giorni fino al 5 settembre. E tanti docenti si rivolgono ai sindacati per chiedere un parere. "Non è obbligatorio, ma conviene farlo proprio in questi giorni – risponde Claudio Persuati, segretario Flc scuola della Cgil – molti sono ancora in ferie e si riesce ad avere l’appuntamento in un paio di giorni. In 15 minuti si esegue il test e qualora fosse positivo (l’esito è immediato, ndr) in 7 giorni si ha il tampone e relativo risultato. Tra esame sierologico e l’eventuale tampone bisognerà stare in isolamento fiduciario. Prenotando dalla settimana prossima, è immaginabile che i tempi si allunghino. Da martedì 1 poi, riprendono consigli di classe, riunioni, recuperi, verifiche per studenti provenienti dai Centri formazione professionale. Alla ripresa, un eventuale tampone positivo avrebbe pesanti ricadute su colleghi, studenti e famiglie".
Quanto ai medici di famiglia sono circa il 12% di quelli dell’Ats (Monza Brianza e Lecco) disponibili ad eseguire i test. Se il proprio medico non è disponibile si può prenotare dal sito della Regione presso un ospedale che eroga il servizio. "Sarebbe stato meglio che più medici di famiglia si fossero resi disponibili – commenta Persuati – rendendo il percorso al test più lineare per i pazienti".
Intanto, agosto è tempo di vacanze e molti insegnanti o non si sono ancora posti il problema oppure non hanno modo di prenotare, come fa osservare Guido Garlati, dirigente dell’istituto Mosè Bianchi di Monza. Conferma anche Désirée Merlini, assessore ai Servizi sociali oltre che medico: "Dalle indicazioni di Ats – spiega – mi sono giunti 40 kit di test sierologico per gli insegnanti in scuole pubbliche. Quelli delle private non sono conteggiati, ma la proposta è valida anche per le private e le paritarie. Da venerdì 20 pazienti aventi diritto ne hanno fatto richiesta. L’ipotesi è di eseguire il test entro sabato o domenica prossima. Per chi è in ferie pianificheremo un altro momento, in ogni caso prima dell’inizio della scuola".
Rimane il problema dei precari (almeno 3.000 su 100 scuole della Brianza) che verranno chiamati nelle scuole dal 1 settembre fino all’11. Per loro il test non è previsto e si troverebbero a scuola senza sapere se hanno contratto o no il virus, e un eventuale tampone positivo ad attività iniziata metterebbe in difficoltà la loro cerchia di colleghi, studenti e famiglie. "Con Ats – spiega l’assessore Merlini – stiamo pensando anche a loro".
Ha richiesto il test sierologico Ivan Molaro, docente di cucina all’Istituto Olivetti e segretario del neonato sindacato insegnanti Laboro: "Penso che sia un atto doveroso – commenta il professore – per la sicurezza degli insegnanti, ma anche dei ragazzi. Anzi, occorrerebbero controlli periodici. Possiamo essere negativi adesso e poi contrarre il virus, a nostra insaputa, tra 15 giorni. Per questo per i colleghi precari non occorre farlo ora, ma sarebbe bene che potessero farlo appena entrano in servizio".