CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

L’Olivetti celebra l’Europa: i ragazzi dell’Erasmus in cattedra

Festa internazionale dell’Europa, con l’anniversario della “dichiarazione Schuman” che ha gettato le basi dell’Unione. L’istituto alberghiero Olivetti l’ha celebrata ieri...

Gli studenti che hanno affrontato i percorsi all’estero hanno raccontato la propria esperienza agli alunni più giovani

Gli studenti che hanno affrontato i percorsi all’estero hanno raccontato la propria esperienza agli alunni più giovani

Festa internazionale dell’Europa, con l’anniversario della “dichiarazione Schuman” che ha gettato le basi dell’Unione. L’istituto alberghiero Olivetti l’ha celebrata ieri raccontando i percorsi Erasmus a cui hanno preso parte i ragazzi di quarta e quinta. Gli studenti hanno allestito stand tematici in palestra, dedicati ai rispettivi Paesi visitati tra Portogallo, Spagna, Belgio, Olanda, Danimarca, Germania, Francia e Isola de La Reunion, Australia e Turchia. Attraverso attestati, ricordi, badge e gadget hanno raccontato la loro esperienza agli alunni di seconda, che dall’anno prossimo saranno candidati per le mobilità brevi e lunghe. Tantissimi i giovani che si sono avvicinati agli stand, in una sorta di educazione tra pari, chiedendo ai più grandi come si sono trovati, cosa hanno studiato e sperimentato. "Ho partecipato alla “Food Competition” a Side in Turchia - racconta Noemy - e poi ho svolto il Pcto in un resort di lusso a Manavgat, sempre in Turchia. È stato molto emozionante: sono passata da un atteggiamento di ansia e paura a una crescita di autostima. Essere lontana da casa, anche se con gli insegnanti, è stato un momento forte. Il professore Vincenzo Butticé ci è stato molto vicino". Alessandro Agostoni riporta invece la sua esperienza di due mesi a Sydney, in Australia: "Le materie prime, la qualità della terra e le coltivazioni sono molto diverse - racconta -, ero in un ristorante italiano, dove molti degli ingredienti erano di importazione. Ho notato tanto rispetto per i lavoratori e i tempi di lavoro". Anche i ragazzi dei corsi serali hanno le stesse opportunità e le affrontano con la maturità di qualche anno in più. È il caso di Amos Mbamalu, 26 anni, 5A serale, che a Cordoba ha tenuto un corso di cucina italiana, insegnando a fare la focaccia alla genovese. "Incontri tante persone e tante storie - racconta Amos -, basta saper guardare e ascoltare". "Ti porti a casa un bagaglio culturale impagabile - gli fa eco Elena Bugatti (5B serale) -, fra lingue diverse e stili di cucina sconosciuti".

C.B.