REDAZIONE MONZA BRIANZA

Serve il miracolo: "Ora speriamo nei due Santi"

L’avvocato Della Valle invoca Gennaro e Gerardo "Sasà Bocchetti è napoletano, mi fido di lui".

L’avvocato Raffaele Della Valle, primo da a destra, con figlio e nipote all’U-Power Stadium

L’avvocato Raffaele Della Valle, primo da a destra, con figlio e nipote all’U-Power Stadium

Il nuovo allenatore Sasà Bocchetti è un napoletano. Come napoletano era anche il suo predecessore Raffaele Palladino, che prese un Monza in cattive acque e lo portò alle soglie del sogno europeo... E napoletano di origine lo è anche lui, che pure vive ormai a Monza da quando era solo un bambino, ne è diventato il Principe del Foro e per anni non si è perso una partita dei biancorossi. L’avvocato Raffaele Della Valle, classe 1939, è un’anima in pena. "Beh, che dire? Con tutti questi Napoletani speriamo che San Gennaro si allei con il nostro San Gerardo e assieme facciano il miracolo". Della Valle mantiene il suo spirito: "I miracoli possono sempre accadere e ultimamente la scalogna sembra essersela presa con questa squadra". Della Valle del “suo” Monza ha spesso visto da vicino le gesta, belle e brutte, sugli spalti dello stadio Sada e poi Brianteo, oggi U-Power Stadium. Era anche nel maledetto spareggio di Bologna più di 40 anni fa, quando il Monza fallì clamorosamente il sogno Serie A che si sarebbe concretizzato soltanto nel 2022 con Silvio Berlusconi, vecchio amico e sodale politico (Della Valle fu il primo capogruppo di Forza Italia in Parlamento nel 1994)

L’ultima gara contro il Parma, perduta all’ultimo secondo lo ha profondamente addolorato, ma c’è ancora spazio per sperare. "Mi è spiaciuto che abbiano cacciato Nesta, ma con Bocchetti la scossa c’è stata. Maldini sbaglia troppo sotto porta, ho l’impressione che la convocazione in Nazionale gli abbia fatto male. Speriamo che la genialità e la simpatia partenopea possano portare quello che mancava". La proprietà, alias i figli di Berlusconi, ha tirato indietro la mano. "La passione di papà Silvio non è stata trasmessa, dispiace la dichiarazione con cui Pier Silvio ha ribadito che ci cercano nuovi acquirenti…. Un peccato, perché il Monza era ben visto, con una squadra giovane che faceva simpatia. Il livello del campionato è basso, le nostre dirette avversarie sono tutte raggiungibili e annunciare che volevano vendere non può non avere avuto ripercussioni anche sui giocatori, è un disincentivo".

"Spiace poi per Silvio Berlusconi, che ho conosciuto: il calcio è un valore affettivo, i figli di Berlusconi non sono obbligati a tenere questa società ma così sembra che siamo in balìa di una sorta di abbandono".

La Brianza non investe? "Non è cambiato niente, anche adesso si spera in una proprietà straniera, in Italia il 50% dei club è ormai in mano a loro".

Da.Cr.