GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Sempre più bocche da sfamare. Giussano, riapre la mensa dei poveri

Nella sua storica sede al centro cottura di via Massimo D’Azeglio chiusa durante l’emergenza Covid. Da lunedì al venerdì un pasto tutti i giorni grazie ad Amministrazione comunale, Caritas e Vivenda.

Sempre più bocche da sfamare. Giussano, riapre la mensa dei poveri

Sempre più bocche da sfamare. Giussano, riapre la mensa dei poveri

Bella notizia per il territorio cittadino, soprattutto per chi sta attraversando un periodo di disagio economico: nei giorni scorsi ha riaperto la mensa solidale nella sua storica sede di via Massimo D’Azeglio negli spazi del centro cottura. Per arrivare al risultato ognuno ha fatto la sua parte: il progetto vede la partecipazione dell’Amministrazione comunale, della comunità pastorale attraverso la Caritas e di Vivenda Spa, la società che ha in gestione la refezione scolastica sul territorio cittadino. L’aiuto nei confronti di chi si trova in difficoltà economiche non è mai venuto meno negli anni. L’Amministrazione comunale ha fatto la sua parte, la comunità pastorale non è stata da meno. E, anzi, spesso negli anni le due realtà hanno unito le forze in modo proficuo per intercettare tutte le situazioni di bisogno e cercare di offrire una risposta efficace. Durante il periodo Covid la mensa solidale, per fronteggiare il periodo di emergenza e rispettare le prescrizioni sanitarie, era stata chiusa. Il servizio era stato ricollocato in via provvisoria negli spazi dell’oratorio di Giussano, centro dove, ininterrottamente, era stata garantita l’erogazione di pasti. Conclusa la fase più acuta dell’emergenza Covid, il Comune ha lavorato per riportare il servizio nella sua sede più naturale, riaprendo così le porte del centro cottura. Qui il servizio ha una sua storia: centinaia le persone in difficoltà transitate da questo spazio, visto che il servizio qui era stato istituito quasi dieci anni fa. Non solo persone in difficoltà economiche, ma anche anziani. La mensa solidale ha l’obiettivo di garantire, dal lunedì al venerdì, un pasto a chi ne ha più bisogno in un luogo adeguato in cui trovare piatti caldi: sono 20 i pasti garantiti quotidianamente dal servizio, in base all’accordo con il Comune, oltre a eventuali 5 pasti aggiuntivi offerti dalla società appaltatrice qualora dovesse esserci la necessità. Il cibo viene fornito da Vivenda Spa, il servizio si avvale del prezioso ausilio di volontari formati dalla comunità pastorale. "La mensa solidale - afferma il vicesindaco Adriano Corigliano, che ha la delega ai Servizi sociali - è un servizio che genera relazione sociale, è un aiuto alle persone in difficoltà ed è una risorsa perché, attraverso il cibo, permette di instaurare relazioni interpersonali.

La sinergia fra istituzioni, volontariato e azienda privata va così oltre il semplice pasto caldo ma si propone di far sentire la vicinanza della città a chi attraversa un periodo di assoluto bisogno".