
La Brugola Oeb si fa sempre più green. La storica azienda lissonese, leader a livello mondiale nel settore delle viti...
La Brugola Oeb si fa sempre più green. La storica azienda lissonese, leader a livello mondiale nel settore delle viti a testa cava per motori, taglia le sue emissioni di anidride carbonica, riducendole di oltre 6mila tonnellate rispetto all’anno precedente. Un obiettivo reso possibile dal mix di efficienza energetica, impiego di energie rinnovabili e innovativi progetti di compensazione ambientale. A dirlo sono i dati del più recente report sulla Carbon Footprint di organizzazione dell’azienda: il documento rendiconta le emissioni dirette e indirette generate nel corso del 2024 dagli stabilimenti di Lissone e Desio, attraverso cui si sviluppa il ciclo produttivo della ditta. I risultati parlano di una diminuzione dell’impronta di carbonio, ossia il totale delle emissioni di gas a effetto serra, del 40% negli ultimi 5 anni, dal 2019 in qua. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a una riduzione del 70% nel giro di altri 5 anni, entro il 2030. La “carbon footprint“ nel 2024 si è attestata sulle 13mila tonnellate di CO2 equivalente, in calo significativo rispetto alle 19.200 tonnellate del 2023 e ancor più rispetto alle 21.500 tonnellate del 2019, anno utilizzato come base di riferimento per il monitoraggio della riduzione delle emissioni. Per ottenere questi miglioramenti la Brugola ha messo in campo in maniera continuativa attività di efficientamento energetico e un approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili. "I risultati raggiunti rappresentano per noi un passaggio fondamentale – spiega il presidente Jody Brugola –. Ridurre del 40% le nostre emissioni rispetto al 2019 è il frutto di un impegno strutturale, fatto di investimenti in efficienza, innovazione tecnologica e approvvigionamento da fonti rinnovabili. L’obiettivo è la Carbon Neutrality entro il 2035".
F.L.