CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Scout è per sempre. Gli ex ragazzi arrivati a Monza in ricordo della promessa:: "Valori che ispirano la vita"

I cattolici del Masci hanno festeggiato i 70 anni del movimento con una mostra e momenti di riflessione. Ospiti le “guide“, oggi medici o insegnanti: "Nelle piccole cose la lezione del servizio agli altri".

Scout è per sempre. Gli ex ragazzi arrivati a Monza in ricordo della promessa:: "Valori che ispirano la vita"

Scout è per sempre. Gli ex ragazzi arrivati a Monza in ricordo della promessa:: "Valori che ispirano la vita"

Il Movimento Adulti scout cattolici italiani (Masci) festeggia i suoi primi 70 anni. Lo fa con una mostra itinerante, convegni, momenti di confronto con realtà ecclesiali e civili. Due i momenti in Lombardia: ieri a Monza, alla Biblioteca Carrobiolo, dove è allestita la mostra con le foto risalenti agli anni ‘60, ‘70 e 80’, mentre domani la mostra si sposterà a Pavia.

Le comunità in Lombardia sono 38, per un totale di 530 aderenti. "Cercano di essere luoghi di fede, di confronto e di condivisione – spiega il segretario regionale Masci Fabio Tognaccini –. I pilastri portanti sono la custodia del creato, il servizio alle fragilità umane, l’impegno civile, la preghiera e la catechesi. Non siamo un movimento solo di ex scout, ma di adulti provenienti dalle più svariate esperienze che credono nei valori espressi nella legge scout". Ospiti ieri alla festa di Monza le “guide“ cioè la componente femminile degli scout (Agi-Associazione guide italiane) poi unificata ai maschi nel 1974. Il gruppo Agi monzese è nato nel 1945, chiuso nel 1952 pr poi riaprire da una costola dell’aggregazione milanese nel 1964, creando il Ceppo Monza 1. Ne ha fatto parte, tra le altre Mariella Muschiato, medico: "Ho portato con me i valori delle guide, la capacità di distrarre i bambini con pensieri magici, di stare seduta in cerchio che diventa un modo attivo di rapportarsi alle riunioni", racconta. "E poi le notti a tenere un paletto della tenda, per permettere agli altri di riposare che diventa spirito di servizio costante; apprezzare il silenzio della notte in montagna che aiuta ad assaporare sempre il piacere di stare con gli altri". Sia lei, sia le colleghe Elena e Laura Ferrari e Federica Frattini ricordano di aver imparato a camminare a fianco degli altri senza giudicare, aspettando chi non ce la fa, rispettando chi ha meno e chi crede di avere di più. "L’esperienza scout – ricorda Elena Ferrari – è stata assolutamente importante per la mia vita da insegnante".

Tutte ricordano i campi estivi in montagna. "Ho iniziato l’esperienza all’Agi a 7 anni – ricorda Egidia Bogani – ricordo il campo ai piedi del Gran Sasso nel 1969 , con la squadriglia degli Scoiattoli, il contatto con la natura, il silenzio della montagna, le serate attorno al fuoco dopo una camminata". Per Laura Ferrari lo scoutismo è collaborazione tra pari, il prendersi cura l’una dell’altra; il senso di avventura, di libertà e curiosità. Qualcuno, come Paola Floridi, fra gli scout ha trovato anche l’amore e si è trasferita in Veneto.

Ora il Masci cerca nuovi soci. I giovani oltre i 25 anni, trovato lavoro e famiglia, non riescono a mantenere gli impegni del gruppo Masci di Monza, che conta 39 aderenti, pensionati e genitori dei giovani scout. Fanno manutenzione alle basi (sedi di ritrovo), tra cui quella del Santuario delle Grazie vecchie a Monza e quella di Villasanta, acquistate da Fondazione Baden, titolare dei beni dello scoutismo che con l’aiuto di privati comprano le basi e le danno in gestione ai gruppi locali.

Servono per le attività interne e per l’accoglienza. I gruppi scout d’oltralpe sanno che a Monza c’è un punto d’appoggio dove piantare le tende e una cucina, proprio alle spalle del Parco. Un’altra base famosa è in Val Codera, antico quartier generale del glorioso gruppo delle Aquile randagie.