Scoprì Chechi. È morto . Gigi Cimnaghi

La città di Meda piange la scomparsa di Luigi Cimnaghi, campione di ginnastica e figura di spicco nel panorama sportivo nazionale e internazionale. La sua carriera di successo e il suo impegno manageriale hanno lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport.

Scoprì Chechi. È morto . Gigi Cimnaghi

Scoprì Chechi. È morto . Gigi Cimnaghi

La città piange uno dei suoi campioni. Ieri, all’età di 83 anni, è passato a miglior vita Luigi Cimnaghi (a destra nella foto). Il Gigi, come tutti amavano chiamarlo, quello che per primo ha fatto conoscere a Meda la ginnastica di alto livello. I primi passi da atleta li aveva mossi proprio in città nella Forza e Virtù (oggi Ginnastica Meda) negli anni Cinquanta. Nel 1962 la convocazione in Nazionale, con cui ha disputato le Olimpiadi di Tokyo del 1964 e di Città del Messico nel 1968. Campione nazionale alle parallele per tre anni consecutivi (dal 1964 al 1966) e al cavallo con maniglie (nel 1965 e nel 1966), a livello internazionale ha brillato ai Giochi del Mediterraneo: oro a squadre nel 1963 e nel 1967, argento individuale al cavallo e alle parallele nel 1967, anno in cui ha aggiunto nella stessa competizione anche il bronzo alla sbarra e al concorso generale individuale. Dopo il ritiro è diventato nel 1977 direttore tecnico della Nazionale maschile, incarico rivestito per quattro anni. Poi il passaggio dietro la scrivania, che l’ha portato a ottenere importanti riconoscimenti internazionali per la sua conoscenza dello sport e le sue capacità manageriali. Primo incarico alla divisione Ricerca e sperimentazione di Federginnastica nel 1981. Poi diventato segretario generale dal 1985 al 1997, concludendo il suo incarico dopo lo storico oro di Jury Chechi alle Olimpiadi di Atlanta (1996). Per lui, a livello manageriale, anche incarichi internazionali: dal 1984 al 1989 è stato al vertice del comitato tecnico maschile dell’Unione Europea di ginnastica, poi dal 1989 al 1994 membro del comitato esecutivo. Per le sue capacità era stato chiamato con ruoli di responsabilità anche alle Olimpiadi invernali di Torino nel 2006.

G.G.