BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Schindler, il lifting a 75 anni. Nel colosso degli ascensori si lavorerà fra terrazze e caffè

Il quartier generale si rifà il look con un progetto ambizioso che punta sulla sostenibilità e la bellezza. Nel disegno di Antonio Gioli trovano spazio ristorante, palestra, una piazza coperta e uffici su più livelli.

Il quartier generale si rifà il look con un progetto ambizioso che punta sulla sostenibilità e la bellezza. Nel disegno di Antonio Gioli trovano spazio ristorante, palestra, una piazza coperta e uffici su più livelli.

Il quartier generale si rifà il look con un progetto ambizioso che punta sulla sostenibilità e la bellezza. Nel disegno di Antonio Gioli trovano spazio ristorante, palestra, una piazza coperta e uffici su più livelli.

La celebre torre a tre facce è impacchettata, ma già a fine estate tornerà a svettare nei cieli brianzoli, un’icona per chi vive da queste parti. La sede storica di Schindler, il colosso svizzero degli ascensori, guarda avanti e si regala una nuova veste che racconta radici, impegno e missione dell’azienda.

Ieri, a Concorezzo, il progetto di rigenerazione è stato presentato. Alla base di tutto, il benessere dei dipendenti, le relazioni, il cambio di paradigma del lavoro, con la generazione Zeta che esige impegno green. E il Gruppo non ha lesinato. Il rendering anticipa una struttura piena di luce fra verde e terrazze, caffè, ristorante, palestra, una piazza coperta, uffici su più livelli. "Non è una rivoluzione, ma un’evoluzione", spiega Antonio Gioli, l’architetto dello studio internazionale Gbpa che ha trasformato in realtà i valori e le scelte della grande famiglia elvetica. La strada era già tracciata da tempo, ma adesso il marchio investe di nuovo sul territorio nel quale sbarcò a fine anni Sessanta. E nella torre si continuerà a testare i nuovi prodotti. "L’intervento ridefinisce l’identità del complesso attraverso un approccio moderno, cardini, la qualità dell’ambiente di lavoro e la sostenibilità", ancora l’architetto. Il progetto interessa un’area di 22mila 580 metri metà dei quali "edifici esistenti riorganizzati e potenziati", verrà costruita anche una parte di collegamento fra i due stabili da ristrutturare. Ci sarà anche il rinnovato Training center, il Centro di formazione tecnica, da sempre fiore all’occhiello del sito. "La nuova casa di Schindler Italia è un esempio virtuoso di come l’impresa possa dialogare con l’ambiente, la comunità e il futuro trasformandoli in chiave contemporanea e con uno sguardo attento alla sostenibilità", sottolinea il sindaco Mauro Capitanio. "Con questa iniziativa la società conferma il proprio rapporto con Concorezzo e la Brianza – aggiunge Francesco Cirillo, consigliere provinciale con delega al Lavoro e al Welfare –. La sua è una presenza preziosa per tante ragioni, prima fra tutte il solido contributo in termini di posti di lavoro qualificati, ma anche per le partnership costruite in tema di formazione dei nostri giovani, come quella con il Centro di professionale Marconi di Afoli in città". "Schindler ha creato legami molto stretti con il nostro territorio e qui a deciso di investire in una sede innovativa per chi ci lavora e per i tanti giovani che qui vengono a rafforzare le loro competenze – conclude Matteo Parravicini, presidente della sede di Monza e Brianza di Assolombarda –. Un’azienda oggi deve attirare persone, talenti, idee. Deve essere un luogo dove lavorare è una scelta, non un obbligo e dove crescere è una possibilità concreta. Così si genera un sistema virtuoso che rende attrattiva l’area creando opportunità di sviluppo per tutti".