
Scali a perdere. Il ragazzo spinto contro un treno e quello rapinato
Dal 15enne che a gennaio è stato spinto sotto un treno a Seregno, da parte di due coetanei che hanno rischiato di ucciderlo, fino al 17enne che, poche settimane fa alla stazione di Desio, è dovuto scendere e chiedere aiuto in mutande, dopo essere stato rapinato e spogliato di tutto da parte di una gang.
Storie di adolescenti e giovani. Di violenze. Di treni e stazioni che fanno da scenario. Storie, insomma, di degrado sociale e insicurezza insieme. Resta alto il livello di guardia nelle stazioni ferroviarie della Brianza, dopo la lunga escalation di episodi che negli ultimi anni si sono verificati al loro interno (ma anche sopra i convogli). Con le forze dell’ordine che cercano di arginare la situazione, in un alternarsi e integrarsi di carabinieri, polizia ferroviaria, persino l’esercito. E con i Comuni che cercano presidi e strumenti per monitorare la situazione. Anche attraverso l’uso di sistemi di telecamere sempre più ampi e sofisticati. Proprio a Seregno, ad esempio, il sindaco Alberto Rossi dopo il terribile caso di gennaio, con il 15enne spinto verso i binari dopo un litigio, con il treno arrivato in corsa e il “miracolo” per cui è ancora in vita, aveva rinnovato la richiesta di un presidio fisso della Polfer. Mettendo a disposizione 400 metri quadri al primo piano della stazione: un’idea nata qualche anno fa, quando la Polstrada si era trasferita definitivamente negli spazi della Questura di Monza.
"Il tema del presidio Polfer all’interno della stazione l’ho introdotto tre governi fa, durante un incontro al Viminale - sottolinea il sindaco Rossi -. Da allora ho rinnovato il tema a ogni riunione del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza: ho sempre ricevuto risposte che spiegavano le difficoltà del contesto in cui ci muoviamo, ma che lasciavano aperta la prospettiva. Per il momento, continuo a rinnovare le richieste. Come ipotesi alternativa, negli stessi locali, resta un distaccamento della nostra polizia locale, che tra un po’ trasferiremo in via Messina". Proprio da Seregno, qualche settimana fa, era partito il 17enne di Cesano che è dovuto poi scendere nella vicina Desio, dopo essere stato spogliato di cellulare, portafoglio, vestiti e scarpe di marca da tre stranieri. Qui, a Desio, di recente si sono verificati anche casi come un ragazzo di 30 anni che, in crisi di astinenza da droga, ha molestato alcuni pendolari, compreso un adolescente, urlando: "Voglio la cocaina, datemi la cocaina!". Di recente, il Comune ha chiesto a Rfi di intervenire ripulendo tutte le situazioni di incuria e abbandono: "Lo scalo ferroviario è uno dei biglietti da visita della nostra città ed è nostro dovere assicurare ai pendolari e ai viaggiatori il miglior impatto, anche estetico, attraverso una radicale pulizia", ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Martina Cambiaghi. Non è stata selezionata dalla Prefettura, però, Desio, per entrare nell’operazione “Strade Sicure”, a differenza di Monza, Seregno e Lissone.
Alessandro Crisafulli