Monza, saracinesca selvaggia in centro . E l’elettricista diventa social

Artigiani reperibili per le emergenze grazie alle pagine Instagram e Fb che li tengono collegati ai clienti. Più difficile andare a fare la spesa sotto casa: non esiste una mappa dei negozi aperti, chi può va al super

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di Cristina Bertolini

Agosto: la città torna ad essere chiusa per ferie. Passata o dimenticata la pandemia in cui commercianti e artigiani restavano aperti anche d’estate, per recuperare quanto perso nei mesi prima, ora tornano le serrate, vuoi per la necessità di tirare il fiato, vuoi "perché tanto la città è deserta", vuoi "perché da settembre saranno lacrime e sangue, tanto vale godersi le ferie". In assenza di una mappa dei negozi aperti sui siti ufficiali, i cittadini dovranno cercarsi da soli panetterie, latterie, lavanderie e calzolai aperti.

Facendo un giro tra i quartieri, si scopre che in Vittorio Emanuele la panetteria Crivelli ha chiuso da ieri fino al 30 agosto; il fruttivendolo di fronte fino a 1° settembre, mentre chiude solo a Ferragosto il calzaturificio adiacente. La farmacia Robbiati sarà chiusa dall’8 al 23, mentre l’Ottica Foppa dall’8 al 22. Qualcuno come la Centrale carni riduce l’orario dal lunedì al giovedì, fino al 18 agosto. Chiuso fino al 28 agosto “Le Delizie di via Zucchi“ nella suddetta via, ma aperti gli altri punti vendita della catena. Chiusi fino a settembre anche la lavanderia di via Prina e il calzolaio di via Boito, come molti altri. "Dopo il Covid non abbiamo più fatto il censimento dei negozi aperti – ammette Alessandro Fede Pellone, segretario di ConfCommercio – molti negozi sono aperti o con consegna a domicilio. Sì, potrebbe succedere che ci siano chiusure massicce. Fino al 2018 facevamo il giro per i quartieri, poi con il Covid gli esercizi commerciali sono rimasti aperti. Magari faremo un controllo tra il 7 e 8 agosto". Attività chiuse, ma contatto costante con i clienti via social per ConfArtigianato. "Rispetto alle chiusure agostane – fa notare Enrico Brambilla, segretario generale Apa Confartigianato Milano Monza Brianza – notiamo una tendenza accelerata dalla digitalizzazione imposta dalla pandemia: se prima la pausa estiva aveva contorni rigidi nelle settimane centrali di agosto e veniva comunicata con il classico cartello in vetrina, oggi gli strumenti privilegiati per il contatto col cliente sono i social, le pagine facebook e instagram con messaggistica istantanea. Quindi si resta in comunicazione costante coi clienti, sfruttando tutte le risorse sperimentate durante il lungo lockdown e che ora continuano ad offrire un’ ulteriore opportunità di vicinanza e presenza. D’altra parte, l’indiscusso valore aggiunto dell’artigianato e della Pmi sta proprio qui: nella capacità di ascolto del singolo, per poter offrire un prodotto su misura, specifico per le esigenze e i desideri di ciascuno".